Omelia per la Festa
di Nostra Signora di
Lourdes
Cari amici,
eccoci giunti all’undici febbraio, giorno dedicato alla Madonna di Lourdes!
Voi sapete che l’undici febbraio, in ragione del messaggio sulla santificazione
della sofferenza offertoci dalle
apparizioni del 1858, è stato proclamato dalla Chiesa giornata mondiale dei
malati. Il rischio in tutto questo è che le apparizioni di Lourdes abbiano
qualcosa da dirci solo quando saremo in sedia a rotelle o giù di lì. Certo
qualcuno risponderà dicendo che, bene o male, tutti ci ammaleremo o tutti
quantomeno abbiamo avuto o avremo a che fare con le malattie dei nostri cari. Ma le
apparizioni di Lourdes hanno un messaggio ben più vasto di questo, pur nobile e
profondo, della santificazione della sofferenza. Io vorrei soffermarmi oggi su
due aspetti:
1 1)
Le apparizioni di Lourdes sono una conferma di quanto aveva definito il Papa
Pio IX quattro anni prima nel 1854, ossia la definizione dell’Immacolato
concepimento di Maria. Diceva a tale proposito il Cardinale Siri : “Il cielo non si è mai mosso per venire a
confermare quanto detto dai grandi uomini ( …) ma il cielo si è mosso per
venire a confermare la parola del Papa …”. Traiamo la morale per noi: non
banalizziamo la parola del papa, non cataloghiamo le parole del papa in quel
fiume di parole che invade le nostre quotidiane esistenze; non trattiamo con
sufficienza le parole del pontefice quasi dovesse chiedere il permesso su ciò
che deve dire ai vari opinionisti del giorno o ai diversi sondaggi di opinione.
Oggi Lourdes, con questa solenne conferma dall’alto all’insegnamento del papa ,
vuole dirci : “Attenzione! Le parole del papa – quando parla da papa, dunque da
Vicario di Cristo, da Maestro della Fede, non sono mai banali o oziose, hanno
un collegamento con i piani superiori …!
" 2) Il secondo insegnamento che ci viene da
Lourdes è quello della penitenza! Il tema della
penitenza è strettamente legato a quello del peccato. L’altro giorno in
autobus pensando a Lourdes mi son ricordato che in francese la secondo parte
dell’Ave Maria ha un aggiunta che non c’è nel testo italiano: poveri. Si , si
dice infatti : “Santa Maria Madre di Dio , prega per noi poveri peccatori..”. A
qualcuno potrà forse non piacere ma io lo trovo molto interessante. In quale
statistica o rapporto della Caritas, dei sindacati , degli istituti di
demoscopia o di assistenza sociale, comparirà questa forma di povertà: il
peccato e i peccatori? A chi interessa
sollevare da questa miseria questi poveri che siamo poi tutti, perché questa
forma di povertà, a differenza dell’altra, riguarda tutti? Io vedo file
alla Caritas di poveri, veri o presunti, ma non vedo nessuno a quella originale
sede della Caritas che è il confessionale , dove quella miseria può essere
sollevata, anzi annullata, “non per i
nostri meriti ma per la ricchezza del Suo perdono “ (cfr. Canone Romano). Nel
film Bernardette, del 1943, mi hanno sempre colpito le parole del dottor Dozous , medico di Lourdes, che era
rimasto impressionato dalla risposta data da Santa Bernardette alla domanda su
chi fosse un peccatore. “ Un peccatore, aveva risposto la Santa, è chi ama il
peccato”. Il dottore era rimasto stupito che avesse detto chi ama il peccato e
non chi fa il peccato. Cosa voleva dire? Sgombriamo subito il campo da un
equivoco : chi fa il peccato è un
peccatore , ma chi lo ama lo è in un grado inquietante. Ma cosa vuol dire amare
il peccato? Azzardo una risposta : ama il peccato chi afferma che il peccato
non è più tale, a tal punto da non aver bisogno di misericordia e perdono. Di più, ama il peccato chi contraddicendo
Dio lo eleva a virtù, e non faccio esempi per carità … le apparizioni di
Lourdes invece col loro invito alla penitenza, a riconoscerci “poveri
peccatori” senza ma e senza se ci indicano un’altra strada quella del perdono,
che ci fa andare oltre ogni limite. Scrive a tale proposito Monsignor Luigi
Negri: “Gli errori non sono obiezioni
mai. Nella Chiesa l'unica realtà che può fermare è teorizzare l'errore; per il
peccato infatti la Chiesa possiede una parola solo : il perdono”.
Cari amici, approfittiamo di questa giornata, per pregare per noi peccatori, nessuno escluso
perché possiamo sperimentare l’amore di Gesù, l’onnipotenza che perdona. E tu ,
Santa Maria, Madre di Dio e Madre nostra prega per noi poveri peccatori, adesso
e nell’ora della nostra morte! Amen