mercoledì 11 febbraio 2015

Qui diligit iniquitatem, odit animam suam


Un insegnamento «che ci viene da Lourdes è quello della penitenza! Il tema della  penitenza è strettamente legato a quello del peccato. L’altro giorno in autobus pensando a Lourdes mi son ricordato che in francese la secondo parte dell’Ave Maria ha un aggiunta che non c’è nel testo italiano: poveri. Si , si dice infatti : “Santa Maria Madre di Dio , prega per noi poveri peccatori..”. A qualcuno potrà forse non piacere ma io lo trovo molto interessante. In quale statistica o rapporto della Caritas , dei sindacati , degli istituti di demoscopia o di assistenza sociale, comparirà questa forma di povertà: il peccato e i peccatori? A chi interessa sollevare da questa miseria questi poveri che siamo poi tutti, perché questa forma di povertà , a differenza dell’altra, riguarda tutti? Io vedo file alla Caritas di poveri, veri o presunti, ma non vedo nessuno a quella originale sede della Caritas che è il confessionale , dove quella miseria può essere sollevata, anzi annullata,  “non per i nostri meriti ma per la ricchezza del Suo perdono “ (cfr. Canone Romano). Nel film Bernardette, del 1943, mi hanno sempre colpito le parole del dottor Dozous, medico di Lourdes, che era rimasto impressionato dalla risposta data da Santa Bernardette alla domanda su chi fosse un peccatore. “ Un peccatore, aveva risposto la Santa, è chi ama il peccato”. Il dottore era rimasto stupito che avesse detto chi ama il peccato e non chi fa il peccato. Cosa voleva dire? Sgombriamo subito il campo da un equivoco : chi fa il peccato è un peccatore, ma chi lo ama lo è in un grado inquietante. Ma cosa vuol dire amare il peccato? Azzardo una risposta: ama il peccato chi afferma che il peccato non è più tale, a tal punto da non aver bisogno di misericordia e perdono. Di più , ama il peccato chi contraddicendo Dio lo eleva a virtù, e non faccio esempi per carità … le apparizioni di Lourdes invece col loro invito alla penitenza, a riconoscerci “poveri peccatori” senza ma e senza se ci indicano un’altra strada quella del perdono, che ci fa andare oltre ogni limite».
tratto da: http://oblatiorationabilis.blogspot.it/2011/02/poveri-peccatori-omelia-nostra-signora.html