Riportiamo il testo della conferenza tenuta il 5
dicembre 2016 a Roma, presso la Fondazione Lepanto, da mons. Atanasio
Schneider.
Quando Nostro Signore Gesù Cristo ha predicato le
verità eterne due mila anni fa, la cultura o lo spirito regnante di quel tempo
Gli erano radicalmente contrari. In concreto lo erano il sincretismo religioso,
lo gnosticismo delle élite intellettuali e il permissivismo morale delle masse,
specialmente riguardo all’istituto del matrimonio. “Egli era nel mondo,
eppure il mondo non lo riconobbe” (Giov. 1, 10).
La gran parte del popolo d’Israele, ed in particolare
i sommi sacerdoti, gli scribi e i farisei hanno rigettato il Magistero della
rivelazione Divina di Cristo e persino la proclamazione dell’assoluta
indissolubilità del matrimonio: “Venne fra la Sua gente, ma i suoi non
l’hanno accolto” (Giov. 1, 11). L’intera missione del Figlio di Dio sulla
terra consisteva nel rivelare la verità: “Per questo sono venuto nel mondo
per rendere testimonianza alla verità” (Giov. 18, 37).