«Quando
un popolo, divorato dalla sete della libertà, si trova ad avere a
capo dei coppieri che gliene versano quanta ne vuole, fino ad ubriacarlo,
accade allora che, se i governanti resistono alle richieste dei sempre
più esigenti sudditi, sono dichiarati tiranni. E avviene pure che chi si
dimostra disciplinato nei confronti dei superiori è definito un uomo senza
carattere, servo; che il padre impaurito finisce per trattare il
figlio come suo pari, e non è più rispettato, che il maestro non
osa rimproverare gli scolari e costoro si fanno beffe di lui, che i
giovani pretendano gli stessi diritti, le stesse considerazioni dei
vecchi, e questi, per non parer troppo severi, danno
ragione ai giovani. In questo clima di libertà, nel nome della medesima,
non vi è più riguardo per nessuno. In mezzo a tale licenza nasce e si sviluppa
una mala pianta: la tirannia» già scriveva Platone.......