venerdì 16 aprile 2010

Come cresce la fede?

«Come cresce la fede nel nostro cuore? La luce della fede, dunque, ti fa sin da oggi entrare nella vita eterna e soltanto essa può farlo. Tutto il resto rimane al di qua di ciò che Dio ci offre dal giorno in cui Gesù è risorto. Tutte le altre luci dell’intelligenza, tutte le altre esperienze spirituali sulle quali ci piacerebbe talvolta appoggiarci, so-no rispettabili, degne di stima, ma, in fin dei conti, sono sorgente di vita soltanto nella misura in cui sono portatrici di fede. La fede ci è stata data da Dio sin dal Battesimo, ma è un dono che egli moltiplica in noi nella misura del nostro desiderio di riceverlo, nella misura della nostra volontà di farlo fruttificare. Se lasciamo la nostra fede inattiva per ignoranza o per negligenza, essa si arrugginisce, si sclerotizza mentre noi sperperiamo le nostre forze in esercizi spirituali che ci piacciono di più, ma senza portarci frutto. Se vuoi vivere la fede, è necessario che tu sviluppi quella che lo Spirito Santo ha già posto in te: Dio s’aspetta che tu gli chieda, con insistenza e con perseveranza, un aumento della tua fede. E’ una preghiera di cui puoi essere certo che Dio vuol sempre esaudire più di ogni altra preghiera, perché desidera infinitamente più di te vederti progredire sulle strade della vita eterna. Questo non impedisce che, soprattutto agli inizi, tu abbia l’impressione che il Signore non si affretti a far progredire la tua fede. Questo prova che la tua era ancora ben debole e che bisogna, anzitutto, darle delle radici nascoste prima che lo stelo incominci a svilupparsi. Non ti scoraggiare, dunque, se le tue preghiere sembrano vane; certamente non lo sono. Metti in opera la fede di cui sei già portatore credendo fermamente che il Padre tuo dei cieli ti ha già esaudito. Allora potrai incominciare a vivere man mano sempre più nella fede. Nella liturgia, durante i tempi di orazione, nel lavoro, il tuo cuore si metterà più facilmente a contatto col Signore se tu ricevi da lui l’amore oscuro, spesso poco gratificante, ma quanto divino, l’amore che egli ti dona se gli offri la tua fede e non delle belle idee o i giochi della tua sensibilità.
Non ho trucchi da insegnarti. Bisogna chiedere a Dio, nella fede viva, che sia lui stesso a insegnarti a pregare. E’ lui che occuperà il tuo cuore, la tua attenzione, anche se tu non hai una immagine precisa sulla quale fissarti. E’ vivo il Signore alla presenza del quale tu stai» (tratto da Amore e silenzio, Introduzione alla vita interiore, Meditazioni di Dom Jean Baptiste Porion, certosino)