martedì 13 aprile 2010

un papa alle prese con il messaggio di Fatima

Negli anni del post Concilio dalla penna del grande scrittore cattolico Bruce Marshall venne fuori una fantastica e profetica figura di papa, Urbano IX: l’omonimo romanzo fu pubblicato da Longanesi nel 1973. Urbano XI nella fantasia di Marshall è succeduto nel 1990 al suo rivoluzionario predecessore Marco I il cui aereo con tutto il seguito cardinalizio “è precipitato” mentre si recava a Varsavia per il Congresso Eucaristico. Il nuovo papa si trova subito al centro di grossi problemi suscitati dal pontefice defunto: l’ambasciatore sovietico lo avvicina minacciando denunce esplosive; deve concedere udienza a una bellissima donna cubana che gli fa intendere di essere stata l’amante di Marco I ; poi seguono vari attentati, un viaggio in Spagna dove rimprovera il caudillo di turno per la sua infedeltà coniugale e dove è fatto oggetto di un rapimento da parte degli anarchici spagnoli; segue poi un viaggio in America dove il papa tiene discorsi antimilitaristi che indispongono il presidente; infine il viaggio in Polonia dove la maggioranza cattolica si serve di lui per strappare concessioni al governo comunista … Tornato in Vaticano, Urbano IX è costretto a dare asilo politico ad una scrittrice russa che ha vinto il premio Nobel con un libro polemico contro l’URSS. A questo punto, Urbano IX scopre che non esiste paese sulla terra minimamente favorevole a lui, e che persino il popolo di Roma non lo può sopportare. Gli rimane l’amicizia fedele del suo gatto, Trastevere Tom. Ecco di seguito una parte del dialogo tra il cardinale arcivescovo di Chicago e il papa durante il viaggio di Urbano IX negli States.



«Il messaggio che la Madonna consegnò ai tre fanciulli fu recapitato per lettera dal vescovo di Leiria-Fatima al Papa, con istruzioni nel senso che il suo successore non dovesse aprire la lettera stessa fino al 1960.»
Quale che potesse essere stato il messaggio contenuto nella lettera, Giovanni XXIII sembrava averlo tenuto per sé, poiché nulla era filtrato fino a Urbano IX. E era tanto meglio così per Urbano IX, pensò il Pontefice, in quanto, con un Delegato Alcoolico che si dava alla vodka a Mosca e una piccola sorella che appioppava un Picangelo a Washington, il Vicario di Cristo aveva già abbastanza lividi sulla spalla, per i fedeli di tutto il mondo, da potersi esimere dal saluto alla Ferita sulla Spalla.
«Abbiamo sempre conosciuto una parte del messaggio, naturalmente, Santità. “Non c'è ordine in nessun luogo" disse la Madonna. “È Satana a governare il mondo e a decidere come devono essere condotte le cose. Forse Satana riuscirà persino a arrivare alle supreme cariche della Chiesa.”
«Questo si riferisce certamente a Noi », disse Urbano con una risata, mentre impartiva benedizioni in serie a una fila di suore appollaiate sulla sommità di un cartellone pubblicitario della Coca-Cola; ma, nel profondo del cuore, Urbano sentì che quelle parole si addicevano ancor più a Marco I, a Leone XIV e ai santi acrobati che si dondolavano sui troni di Mechlin e di Buenos Aires.
Egli riuscirà a seminare la confusione nella mente dei grandi studiosi che inventeranno, armi con le quali la metà del genere umano potrà essere distrutta in pochi minuti. Porterà i potenti sotto il suo pollice e li costringerà a costruire armi in gran numero. I cardinali saranno contro i cardinali e i vescovi contro i vescovi.”
Dov'era finita, in realtà, la lettera consegnata a Benedetto XV? Urbano se lo domandò mentre benediceva e benediceva e benediceva. Era stata soffiata via dal vento fuori della finestra insieme al latino e alle abitudini delle suore olandesi? Oppure Leone XIV l’aveva gettata nel cestino della carta straccia insieme al proprio breviario?
La grande, grande guerra avverrà nella seconda metà del secolo ventesimo. Allora fuoco e fumo cadranno dal cielo e le acque della terra si tramuteranno in vapore scaraventando la loro spuma verso il cielo.”
Erunt signa in sole et luna, et stellis; et in ferra pressura gentium irae confusione sonitus ,maris et fluctuum », ricordò Urbano dal Vangelo per la prima domenica dell'Avvento. «Vi saranno segni nel sole, e nella luna e nelle stelle; e sulla terra la disperazione delle nazioni, a causa della confusione dello scroscio del mare.»
Quando cominciò a vestirsi, nello spogliatoio del campo militare, per la messa, Urbano stava pensando che c'era molto da dire a favore delle complicazioni di Fatima.
Tutto solo fantasia?