HO SOGNATO. MA ERO SVEGLIO
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Ho sognato un mondo dove
l’Europa era tornata ad essere la tribuna dalla quale brillava su tutti i
popoli la luce della Cristianità e della civiltà umana;
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Ho sognato per questo che non
esisteva più l’Unione Europea, moloch per tutti gli europei e a sua volta serva
di forze mondialiste e dissolutrici;
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Ho sognato che al suo posto
v’era una libera confederazione degli Stati europei, a loro volta costituiti
non sul centralismo burocratico e fiscale ma su una confederazione delle realtà
etniche e politiche territoriali;
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Anzi, visto che stavo
sognando, ho sognato “pesante”, e ho sognato che era risorto il Sacro Romano
Impero, come unione libera degli Stati e delle regioni e delle realtà territoriali
e cittadine d’Europa uniti sotto lo scettro della dinastia cattolica
discendente di Carlo Magno;
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Ho sognato poi che non v’era
più la Banca Centrale Europea, né alcuno dei potentati bancari che oggi con lo
strumento della finanza internazionale soffocano la libertà delle persone,
l’autonomia dei governi, l’economia delle famiglie e impongono la dissoluzione
politica, economica e morale;
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Ho sognato che al loro posto
v’era un’economia senza finanza, senza debito pubblico, fondata sulla reale
ricchezza delle popolazioni a sua volta fondata sull’onesto lavoro delle
famiglie;
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Ho sognato che questa
economia si reggeva su una moneta reale, di cui le popolazioni sono
proprietarie e non debitrici, fondata sulla ricchezza effettiva e pertanto
libera dal peso fittizio del debito pubblico;
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Ho sognato quindi che era
scomparso l’euro, e che al suo posto v’erano monete locali producenti risparmio
reale alle famiglie e quindi garanti di libertà e benessere;
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Ho sognato che il peso
fiscale si aggirasse intorno al 10-12%, come era nella società cristiana;
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Ho sognato che le famiglie
avevano facilitazioni enormi nell’avviare attività commerciali fondate
sull’incredibile abilità degli italiani nell’eccellere in tutti i lavori
d’ingegno;
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Ho sognato che in tal
maniera, unitamente al ripristino del fondamentale ruolo femminile nella
famiglia, era praticamente scomparsa la disoccupazione.
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Ho sognato che era
scomparsa, sprofondata agli inferi, la Repubblica Italiana fondata sul lavoro
che non c’è e sulla corruzione generale e sulla burocrazia che opprime tutti;
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Ho sognato che al suo posto
v’era una libera confederazione di Stati territoriali, unita commercialmente in
una lega doganale e politicamente nell’appartenenza al Sacro Romano Impero,
seppur nella specificità della italianità;
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Ho sognato che l’Italia
apparteneva agli italiani, i quali avevano riscoperto l’immensa bellezza e
grandezza della loro civiltà tradizionale e l’orgoglio di appartenere al popolo
che più di ogni altro ha donato all’intera umanità in termini di fede, civiltà,
cultura e progresso.
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Ho sognato che non v’era più
immigrazione clandestina con la relativa delinquenza;
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Ho sognato che i pochi
immigrati accettati vivevano pacificamente del loro onesto lavoro, rispettosi
degli italiani e grati di essere accolti in una terra libera e fortunata;
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Ho sognato che i
delinquenti, di qualsiasi razza, venivano giustamente puniti e che gli italiani
potevano sentirsi sicuri in casa propria;
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Ho sognato che i governi
locali non erano tenuti da cialtroni eletti da cialtroni, ma da élites dello
spirito e della cultura, fedeli alla tradizione religiosa e civile degli
italiani;
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Ho sognato la costituzione
di nuovi ceti dirigenti, non scelti da concorsi truccati o elezioni
cialtronesche, ma affermatisi per elezione morale, intellettiva, spirituale,
pratica.
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Ho sognato che era scomparsa
la magistratura ideologizzata e che i giudici, scelti fra un’élites dello
spirito e della onestà, rispondevano dei loro errori.
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Ho sognato una società
libera da razionalisti, illuministi, positivisti, freudisti, comunisti,
socialisti, nazisti, liberali, democristiani, massoni, femministe, radicali,
sessantottini, centri sociali e tutto l’innumerevole esercito di cialtroni e
delinquenti che ha distrutto il Paese più bello e sano del mondo e il popolo
più civile della storia e con esso l’intera Europa.
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Ho sognato che in Italia,
come nell’Europa imperiale, la vita era sacra dal concepimento alla morte
naturale, e che pertanto l’aborto, come l’eutanasia erano considerati e puniti
come omicidi;
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Ho sognato una società senza
manipolazione genetica di alcun genere;
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Ho sognato che le famiglie
numerose e/indigenti erano aiutate da politiche fiscali idonee;
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Ho sognato una società
totalmente liberata dalla droga, dalla pornografia, dalla mostruosa immoralità
in cui stiamo giorno dopo giorno precipitando, dalla follia della teoria del
gender, dall’omosessualismo inteso come ideologia di guerra alla famiglia e al
diritto naturale, dal pedofilismo e dalle altre aberrazioni che si stanno
affermando oggi;
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Ho sognato che l’ordine
morale era tornato nella nostra società: il matrimonio era tra uomo e donna
sposati sacramentalmente;
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Ho sognato che i bambini
venivano affidati solo a coppie sposate di cui sopra;
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Ho sognato i bambini
cresciuti nella purezza dei costumi, nella spensieratezza di una vita semplice
e naturale, nella responsabilità della serietà della vita, nel sacrificio del
lavoro onesto come nella gioia della sua bellezza;
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Ho sognato che le ragazze
erano educate nei valori della purezza, della famiglia monogamica, alla
sacralità del ruolo femminile sull’imitazione della Madre di Dio;
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Ho sognato uomini
responsabili capaci di essere fedeli e amorevoli mariti, ma anche capaci di
avere l’autorità morale per tornare ad essere tanti pater familias;
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Ho sognato il mondo di un
tempo, il mondo dell’armonia della civiltà cristiana europea, l’armonia fra le
generazioni, nella famiglia, nella società, che non è utopia, perché è
esistito, e se è esistito, può esistere di nuovo;
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Ho sognato una scuola non
più massificatrice di ignoranza collettiva e indottrinamento ideologico, ma
fonte di istruzione di base per tutti, ma fin da subito selettiva delle menti
migliori e più disposte al sacrificio dello studio e del lavoro;
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Ho sognato una scuola al
servizio dell’ordine morale e naturale come Dio lo ha voluto;
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Ho sognato un’università per
élites culturali, fonte non di disoccupazione e cialtroneria ma di
professionisti seri in ogni ambito del sapere e fonte di cultura al servizio
della verità e della giustizia e di scienza sottomessa alle leggi della natura
come Dio le ha costituite.
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Ho sognato un mondo
ordinato: con re cattolici, con un’aristocrazia fondata sul servizio e sul
senso del dovere e sacrificio, su una borghesia lavorativa onesta e solidale,
su un popolo lavoratore e dignitoso, sulla riscoperta del lavoro della terra e
delle tradizioni popolari come ricchezza primaria della nostra civiltà.
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Ho sognato tutti i media
(tv, giornali, editori, internet, ecc.) ispirati al bene civile e sottomessi
alla legge di Dio.
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Ho sognato il mondo della
fede cattolica, della civiltà cristiana, della millenaria eredità civile,
culturale e artistica del nostro popolo.
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Ho sognato infine la Chiesa
senza eretici, traditori, pedofili, ladri, carrieristi, omosessuali, corrotti,
ballerini, canterini, preti di frontiera e cialtroni di varia natura.
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Ho sognato la Chiesa devota
a Cristo e al Vangelo, preoccupata della fedeltà alla Verità e al magistero
universale, povera nei suoi uomini ma ricca come istituzione, perché non esiste
nulla di più inutile, anzi, deleterio, di una Chiesa povera con i suoi uomini
ricchi.
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Ho sognato una Chiesa capace
di convertire gli atei, i suoi stessi nemici, i peccatori, e i miliardi di
uomini che vivono nell’errore di professare le altre religioni, memore del
mandato del suo Fondatore;
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Ho sognato una Chiesa che
sappia conservare lo splendore del proprio culto, la tradizione liturgica
millenaria e la dignità del proprio ruolo nel mondo, essendo però anche capace
di parlare a questo mondo e di effettivamente andare fra i poveri come fra i
ricchi, fra gli ammalati come fra i sani, fra i peccatori come fra i giusti,
che sappia arrivare a chiunque sia nel bisogno spirituale, morale, fisico,
portando solo Gesù Cristo e non i richiami di questo mondo;
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Ho sognato una Chiesa
nuovamente artefice di santità, purezza di costumi e fede, giustizia, civiltà,
bellezza e arte;
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Ho sognato un clero fedele e
forte nella Verità e nella carità di Cristo.
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Ho sognato un Papa che non
ha paura del mondo, che non si preoccupa di piacere al mondo, ma teme solo il
giudizio Dio e ama solo la Verità incarnata, memore del suo ruolo e pienamente
cosciente della sua responsabilità. Ho sognato un Gregorio Magno, un Gregorio
VII, un Pio V, un Innocenzo XI, un Pio IX, un Pio X, adatto ai nostri giorni.
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Ho sognato la Rivoluzione
Francese e tutto ciò che l’ha prodotta e tutto ciò che ne è conseguito e ne
consegue sprofondare agli inferi nella maledizione generale di Dio e degli
uomini.
Ho sognato il paradiso in
terra, perché ho sognato il mondo dei doveri, il mondo del Decalogo dettato da
Dio per la salvezza degli eletti e ho rinnegato il mondo dei diritti, il mondo
delle dichiarazioni universali ispirate dal demonio per la dannazione degli
stolti.
Questo conduce
all’anticristo. Quello al trionfo del Cuore Immacolato di Maria.
Io ho sognato, ma era
sveglio. E mi sono schierato.
di Massimo Viglione
tratto da: http://www.
civiltacristiana.com/ho-sognato-ma-ero-sveglio/