sabato 5 gennaio 2013

QUALUNQUISMO? POPULISMO? O LA SEMPLICE VERITA’?


 


manzoni.jpgItaliano qualunque: "Si presenti, non parlo inglese e non so nulla di economia"
Spread: "Sono un differenziale tra gli interessi di un'obbligazione e quelli di un titolo di riferimento. Ad esempio se un BTP ha un rendimento del 6% e il corrispettivo titolo di Stato tedesco con la stessa scadenza lo ha del del 2%, il mio valore è di 6 − 2 = 4 punti percentuali, ovvero di 400 punti base"
Italiano qualunque: "Quindi lei è un differenziale, più la differenza aumenta tra i nostri titoli e quelli degli altri Paesi, più dobbiamo pagare di interessi"
Spread: "To spread vuole dire "allargare", più mi allargo, più diventa largo il fosso. Io sono un fosso."
Italiano qualunque: "Si, ma io che c'entro con lei, io non ho comprato né titoli italiani e neppure tedeschi"
Spread: "Il suo Stato vive grazie alla vendita dei debiti, ne accumula circa 100 miliardi di euro all'anno. Lei è italiano, quindi corresponsabile, non può tirarsi fuori. Chi compra i vostri debiti sa che corre un rischio di insolvenza, quindi che, in sostanza, potrebbe perdere tutto o parte dell'investimento. Meno si fida, più chiede di interessi".
Italiano qualunque: "Quindi chi compra i titoli tedeschi li vede come un bene rifugio. Sa che non ha alcun rischio sul capitale e si accontenta di un interesse basso".
Spread: "Esatto. Più siete inefficienti come Stato, più dovete pagare di interessi. Per chi compra è come giocare alla roulette. Si ricorda l'Argentina e i tango bond?"
Italiano qualunque: "Ma il debito può solo salire o anche scendere? Siamo arrivati a 2.000 miliardi di debito pubblico, qual è il limite, cosa c'è oltre lo spread?"
Spread: "Vedo che lei comincia a seguirmi. Oltre lo spread, quando il fosso diventa una voragine, c'è il default. Se voi vivete di debito e continuate a crearlo, a causa della vostra irresponsabilità politica, gli interessi aumentano in modo progressivo perché dovrete vendere nuovi titoli di Stato per pagare gli interessi che via via si accumulano. Il debito è una spirale. Voi siete nella spirale".
Italiano qualunque: "Come si esce dalla spirale?"
Spread: "Si tagliano le spese non necessarie o si rinegoziano ("ristrutturano" è più dolce) gli interessi sul debito. In caso contrario gli interessi erodono nel tempo lo Stato sociale. Si chiudono scuole, ospedali, servizi pubblici, si spengono i lampioni delle strade, mentre il debito aumenta, implacabile."
Italiano qualunque: "Si, d'accordo. Ma come è possibile che Mario Monti ci abbia ammazzato di tasse e il debito sia aumentato?"
Spread: "Il debito è aumentato perché si è intervenuti sui ricavi, sulla tassazione diretta e indiretta, facendo fallire migliaia di imprese, distruggendo il settore immobiliare e diminuendo i consumi, e non sulle spese e sull'efficienza. Il risultato è che la vostra economia è peggiorata, basta vedere il rapporto PIL/debito pubblico che si sta avvicinando a quello della Grecia di due anni fa"
Italiano qualunque: "Senta, non capisco, ma se l'economia italiana va a rotoli, perché lei è migliorato?"
Spread: "Lei non solo non capisce di economia e non parla inglese, ma crede ancora nelle favole. Il mio valore attuale non ha nulla a che fare con la vostra economia. Lo capisce anche un bambino. Tutti gli indici economici dell'Italia sono negativi, i peggiori dal dopoguerra e io sono sotto i 300 punti. Che c'entro io allora con la vostra economia. Mi permetta, lei è uno che legge solo i giornali, per questo mi fa queste domande".
Italiano qualunque: "Qual è allora il motivo della sua discesa?"
Spread: "Vuolsi colà dove si puote, nelle agenzie di rating, direbbe il vostro Dante. Però le do qualche indizio. Mario Monti ha riportato a casa centinaia di miliardi di vostro debito dalle banche francesi e tedesche e quindi il problema del debito sta diventando solo vostro e io c'entro sempre di meno. Quando il vostro debito pubblico ve lo sarete ricomprati al l'80/90% a nessuno interesserà più lo spread. Questa è la missione di Mario Monti, far ritornare il debito in patria, impoverendo il Paese."
Italiano qualunque: "Quindi, nel tempo, lei sparirà di scena e ci rimarrà un debito pubblico enorme, tutto sulle nostre spalle, che nessuno all'estero ci comprerà più e per metterlo sotto controllo ci vorranno decenni attingendo ai risparmi degli italiani".
Spread: "Chi vive di debito, muore di debito. Auf wiedersehen, mio caro amico"


tratto da: http://www.beppegrillo.it/2013/01/dialogo_tra_un_italiano_qualunque_e_lo_spread.html#commenti

giovedì 3 gennaio 2013

una falsa chiesa all'opera

LA FALSA CHIESA ALL’INTERNO DELLA CHIESA E’ ALL’OPERA PIU’ CHE MAI 
di Stefano Arnoldi (*)


Giotto. Gesù scaccia i mercanti dal Tempio (Cappella degli Scrovegni)



Ora possiamo davvero dirlo: dopo averla vista all’opera anche in campo politico (l’incredibile e scandaloso appoggio a Monti e all’Europa che perseguono un programma massonico! - Per approfondire l'inconciliabilità fra la massoneria e la dottrina cristiana si legga il documento vaticano a questo link), la falsa chiesa all’interno della Chiesa ha gettato la maschera e ormai alla luce del sole, con diabolica sfrontatezza, manifesta le sue velenose eresie e i suoi tradimenti.
Tradimenti innanzitutto nei confronti di Cristo (giustamente Giovanni Zenone, direttore della casa editrice Fede&Cultura, scrive che la stirpe di Giuda si è ormai riprodotta a dismisura a guisa di cancro, e ancora una volta Cristo viene tradito per una manciata di monetine) ma anche tradimenti nei confronti dei fedeli della cui salvezza dell’anima e della conquista del Paradiso eterno non importa più a nessuno, tantomeno a quei sacerdoti, vescovi e cardinali che si sono fatti strumento di una falsa fede (annacquata da sentimentalismo e buonismo spesso al limite dell’infantilismo), di una falsa dottrina (avvelenata da visioni sempre più protestanti, dalle logiche mondane e da quel superbo carrierismo nella conquista del potere e della vanagloria), e infine, inesorabilmente, di una falsa chiesa (dove la morale e la verità hanno lasciato il posto a “logiche” di vita che non hanno nulla di cattolico, infettate come sono da compiacenti aperture a ciò che se si è chiamato fino a ieri “peccato”, oggi non lo è più: il sovvertimento del vero col falso e del bene col male è compiuto).
Davanti a tutto questo scenario, i cattolici assistono attoniti o forse, i più sprovveduti, nemmeno consapevoli di quello che si sta perpetrando a loro danno: qui c’è in gioco la salvezza o la dannazione eterna in quello scontro drammatico, come ricorda il card. Caffarra (arcivescovo di Bologna), tra la cultura della morte e il Vangelo della vita, tra il demonio e Cristo.
Terreno di scontro: la vita di ciascuno di noi. Oggetto del contendere: la nostra anima.
La vicenda, per l’intelletto umano, è persino imbarazzante nella sua semplicità, ma un cuore immerso in una società refrattaria alla Verità, offuscato da tante menzogne e condotto a zonzo da pastori smarriti che per di più si arrogano a guide pur essendosi segretamente fatti traditori dell’unico vero Dio che rivendica per Sé e per Sé solo il ruolo di Salvatore (con tanti saluti al cortile dei gentili del card. Ravasi), un cuore così offuscato non può che perdere il bandolo della matassa e cadere inesorabilmente nella ragnatela del ragno fino a diventarne preda e poi schiavo, per sempre.
E tutto questo perché accade? Perché la fede è in ritirata, anche in ambienti ecclesiastici, soprattutto in ambienti ecclesiastici: non si crede più nei Novissimi (alzi la mano chi riesce più a sentire le parole morte, giudizio, inferno, paradiso nelle omelie), non si crede più nell’unica vera dottrina capace di dare risposte precise a domande precise (quel magnifico Catechismo di San Pio X che ancora oggi ci insegna la retta dottrina, è stato rimosso e persino deriso da un clero che si definisce all'"avanguardia" col risultato che gli insegnamenti del Vangelo e le parole di Cristo vengono deformati e stravolti a seconda delle aspettative mondane del momento), non si crede più nella Messa (anzi, si odia quella di sempre, in latino…troppo pericolosa perché converte il cuore!) e nelle grazie che da Essa si sprigionano (ormai nelle Chiese le funzioni col “rito aggiornato” sono rappresentazioni teatrali pregne di insolenza verso il Padrone di casa con deformazioni liturgiche al limite del sopportabile, come sottolinea mons. Bux)…
Ma l’opera della falsa chiesa nella demolizione della fede e della vera Chiesa continua inesorabile: il suo venire a patti col mondo è manifesto e professarsi cattolici, di base o di bose (...e stendiamo un velo pietoso!), oggi non significa più nulla se non indossare una maschera di finto perbenismo per celare un vuoto interiore etico e spirituale da spavento.
In una Nota che ha fatto discutere (il Bene fa sempre discutere, il male passa invece sempre sotto silenzio...), mons. Crepaldi (vescovo di Trieste) aveva parlato di “due Chiese” che ormai esprimono due teologie diverse. Più chiaro di così!
Tutto ciò, lo sappiamo bene (o forse ce ne siamo dimenticati?), è stato predetto da Cristo: “...Ma quando il Figlio dell’Uomo verrà, troverà ancora la fede sulla terra?" (Lc 18, 8) lasciando intendere che tutto il mondo, anche la Chiesa, sarebbero stati investiti da una paurosa crisi di fede.
Tuttavia “… le porte dell’inferno non prevarranno contro di essa” (Mt 16, 18). Non praevalebunt, le forze del male non potranno schiacciare ed eliminare la vera Chiesa, che sebbene sempre più ridimensionata e perseguitata (basta aprire gli occhi ed elevarci anche solo un millimetro dall’ipocrisia nella quale amiamo sguazzare) vive perché Cristo stesso vive in essa (se infatti la Chiesa fosse solo un’istituzione umana sarebbe già stata spazzata via dall’odio che tanti nella storia hanno riversato su di Essa per zittirla, condizionarla o distruggerla... questo è certo).
Del resto anche la Madonna a Fatima ha detto “alla fine il mio cuore immacolato trionferà” confermando il periodo di crisi, cioè di apostasia, entro il quale sarebbe passata la barca di Pietro e indicandosi Lei stessa come timone d’aiuto per uscire da quella tempesta.
Rendiamoci perciò conto di quello che sta succedendo e agiamo di conseguenza, perché ogni cristiano, volente o nolente, dovrà fare una scelta, avendo ben stampate nella mente e nel cuore queste parole: "...Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi a causa mia. Rallegratevi ed esultate perché grande è la ricompensa preparata per voi nei Cieli" (Mt 5, 11-12)… e non sono parole del card. Martini, ma di Gesù…queste sì, risuonano di vita eterna…
(*) direttore di Corsia dei Servi

mercoledì 2 gennaio 2013

il botto di Mons. Negri: "l’enfasi posta sul cambiamento di stile nella vita pubblica mi sembra superficiale. I libri sono pieni di dittatori assolutamente sobri"


Negri: «La Chiesa non ha detto di votare Monti. I criteri per giudicare sono i valori non negoziabili»

 

L’arcivescovo di Ferrara Luigi Negri dichiara alla Stampa: «Matrimonio uomo-donna, libertà di educazione, salvaguardia della sacralità della vita dal concepimento al suo termine naturale, sussidiarietà. È qui che si valutano le forze politiche».


«Monti va giudicato come tutti i politici per ciò che fa a difesa della vita e della famiglia e la sua sobrietà nello stile non garantisce nulla: la storia è piena di totalitarismi estremamente sobri». Così ha dichiarato in una intervista alla Stampa Luigi Negri, arcivescovo di Ferrara e commissario Cei per la Dottrina della Fede. «Il nostro compito non è distribuire ai partiti etichette di cattolicità ma formare le coscienze – continua – non c’è alcuna indicazione di voto da parte della Chiesa a favore di Monti».


«CONTANO I VALORI NON NEGOZIABILI». Per Negri «esprimere una valutazione o formulare una dichiarazione di stima non significa attribuire la patente di cattolico a uno schieramento. Nel messaggio per la giornata della pace, il Papa ha chiarito che i valori non negoziabili sono razionali e quindi validi anche per i non credenti, eppure ci sono partiti che escludono i temi bioetici dai loro programmi. Matrimonio uomo-donna, libertà di educazione, salvaguardia della sacralità della vita dal concepimento al suo termine naturale, sussidiarietà. Ecco il banco di prova. È qui che si valutano le forze politiche».


«LIBRI PIENI DI DITTATORI SOBRI». Il neo arcivescovo di Ferrara ha affermato che «la Chiesa non può ragionare secondo il “tu mi dai, io ti do”. Non mi pare proprio l’ottica del Papa quella di appoggiare un determinato partito o candidato. Noi educhiamo i fedeli, non li telecomandiamo nell’urna. (…) Sono i principi non negoziabili gli unici criteri per giudicare candidature e programmi di governo. Non c’è traccia di temi etici nella sua [di Monti, ndr] Agenda e quindi mi chiedo come si possa parlare di appoggio della Chiesa a Monti in assenza di un suo esplicito impegno sulle questioni di fede fondamentali. In Vaticano e fuori ci sono stati interventi di autorità ecclesiastiche che però non possono essere interpretati come un sostegno aperto della Chiesa al premier. E anche l’enfasi posta sul cambiamento di stile nella vita pubblica mi sembra superficiale. I libri sono pieni di dittatori assolutamente sobri».


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....e nel mentre quel che viene in mente a noi pensando all'odierna classe politica lo dice Grillo citando Cromwell e quasi pronunciando un esorcismo fa quello che dovrebbero fare i pastori  per proteggere le pecore del gregge di fronte all'assalto di lupi famelici....

"Voi siete un gruppo fazioso, nemici del buon governo, banda di miserabili mercenari, scambiereste il vostro Paese come Esaù per un piatto di lenticchie; come Giuda tradireste il vostro Dio per pochi spiccioli. Avete conservato almeno una virtù? C'è almeno un vizio che non avete preso? Chi fra voi non baratterebbe la vostra coscienza in cambio di soldi? E' rimasto qualcuno a cui almeno interessa il bene della Repubblica? Siete diventati intollerabilmente odiosi per l'intera Nazione; il popolo vi aveva scelto per riparare le ingiustizie ed ora siete voi l'ingiustizia! Ora basta! Portate via la vostra chincaglieria luccicante e chiudete le porte a chiave. In nome di Dio, andatevene! (*)"

(*) Dal discorso di Oliver Cromwell al Parlamento inglese nel 1653

lunedì 31 dicembre 2012

"la Misericordia inizia con la denuncia del peccato": Editoriale di “Radicati nella fede” n° 1 Gennaio 2013


LA FALSA ALTERNATIVA
DELLA MEDICINA DELLA MISERICORDIA
Editoriale di “Radicati nella fede” n° 1 Gennaio 2013

Pare che oggi sia scomparsa dalla Chiesa la condanna del peccato.

 Non diciamo che non si dichiari più che questo o quello sia peccato; diciamo solo che lo si fa così timidamente e dolcemente da sembrare, anche per la Chiesa, una questione non grave. Sì, generalmente oggi si fa così. Se si dice ancora che un'azione è peccato, parte subito tutta un’opera di addolcimento dell'accusa, per non spaventare il peccatore, per accoglierlo comunque, dicendo subito che la misericordia vince. Ma la misericordia di Dio la si comprende bene solo se si coglie tutta la gravità del peccato. Oggi ormai ha vinto questa linea nella Chiesa, disastrosa dal punto di vista della cura delle anime, disastrosa per la pastorale, come si suol dire oggi.

 Non è solo il mondo ad aver fatto il disastro morale di oggi, troppo comodo incolpare solo quelli di fuori! Siamo noi che non abbiamo più parlato con chiarezza della gravità del peccato, del peccato mortale, del pericolo dell'anima che muore in stato di impenitenza finale. Siamo noi che abbiamo “scherzato”, parlando di peccato e di misericordia (quasi fosse questa una concessione preventiva al tradimento di Dio), non aiutando le anime nel ravvedimento e nel vivere secondo Dio. Vivere nel peccato vuol dire perdere la vita. Non abbiamo più detto che il peccato dispiace a Dio, che rovina l'esistenza quaggiù e chiude il Paradiso. Non abbiamo più parlato di dolore del peccato, di contrizione, e poi ci stupiamo che non ci si confessi più!

 Il nuovo corso è iniziato quando si è cominciato a dire che la Chiesa (“moderna”) preferisce la medicina della misericordia a quella della condanna. Si è addirittura fatto un Concilio per dire che non si voleva condannare più l’errore. Si è d'autorità deciso, per esempio, di tacere sul male “religioso” del '900, il comunismo ateo con tutti i suoi errori ed orrori.

 Invece la Chiesa, nel passato, non distinse mai la misericordia dalla condanna del peccato! Sono entrambe azioni necessarie nell'opera di Dio, nell'opera di salvezza delle anime: la condanna seria del peccato apre l'anima alla possibilità del dolore che salva; la misericordia dona la grazia del perdono, a chi la domanda.

 Terminiamo con una pagina di J. H. Newman, dell'Apologia pro vita sua, dove, parlando dell'Infallibilità della Chiesa, la introduce così:

 Anzitutto, la dottrina del maestro infallibile deve iniziare da una vibrata protesta contro lo stato attuale dell'umanità. L'uomo si è ribellato al suo Creatore. Questa ribellione ha provocato l'intervento divino; e la denuncia della ribellione dev'essere il primo atto del messaggio accreditato da Dio. La Chiesa deve denunciare la ribellione come il più grave di tutti i mali possibili. Non può scendere a patti; se vuole essere fedele al suo Maestro, deve bandirla e anatemizzarla. [...]

 La Chiesa cattolica pensa sia meglio che cadano il sole e la luna dal cielo, che la terra neghi il raccolto e tutti i suoi milioni di abitanti muoiano di fame nella più dura afflizione per quanto riguarda i patimenti temporali, piuttosto che una sola anima, non diciamo si perda, ma commetta un solo peccato veniale, dica una sola bugia volontaria o rubi senza motivo un solo misero centesimo.”

 Ecco come il beato Newman, erroneamente considerato come precursore del Vaticano II, fa eco alla grande Tradizione della Chiesa, che anche sugli aspetti morali è di semplice ed estrema chiarezza. Altro che le elucubrazioni pastorali di oggi che hanno prodotto parrocchie dove la maggioranza dei fedeli vive strutturalmente in peccato mortale.

 Ascoltiamo Newman, ascoltiamo la Chiesa: la Misericordia inizia con la denuncia del peccato, dicendone tutta la sua gravità.