COSÌ PARLA UN VESCOVO CATTOLICO - La splendida intervista di S.E.R. Mons. Carlo Maria Viganò sulla pandemia e la Chiesa
L’Arcivescovo Mons. Carlo Maria Viganò, già Nunzio Apostolico negli Stati Uniti, ha concesso una lunga e interessante intervista a Michael J Matt, pubblicata su The Remnant (qui), nella quale egli individua nel Covid-19 una punizione per i peccati della società e degli uomini di Chiesa. Una disamina severa e condivisibile, dinanzi alla quale ognuno di noi è chiamato alla penitenza, alla conversione e alla preghiera.
Eccellenza, con quale sguardo il cristiano deve valutare la pandemia del Covid-19?
La pandemia del Coronavirus, come tutte le malattie e la stessa morte, sono una conseguenza del Peccato Originale. La colpa di Adamo, capo del genere umano, ha privato lui e i suoi discendenti non solo della Grazia, ma anche di tutti quei doni che Dio gli aveva dato alla Creazione. Da quel momento la malattia e la morte sono entrate nel mondo, quale punizione per aver disobbedito a Dio. La Redenzione annunciata nel Protoevangelo (Genesi 3), profetizzata nell’Antico Testamento e portata a compimento con l’Incarnazione, la Passione, la Morte e la Risurrezione di Nostro Signore ha riscattato dalla dannazione eterna Adamo e la sua discendenza, ma ha lasciato che le sue conseguenze rimanessero come marchio dell’antica caduta, e fossero definitivamente ripristinate solo alla Resurrezione della carne, che noi professiamo nel Credo, e che avverrà prima del Giudizio universale. Questo va ricordato, specialmente in un momento in cui i principi basilari del Catechismo sono ignorati o negati.