giovedì 9 maggio 2013

un Papa povero


tratto dalla testimonianza di una nipote di Papa Pio XII
 
Pio XII amava concretamente e non a parole, tutti gli esseri umani soprattutto quelli che soffrivano. Questo amore lo spingeva a voler soffrire come loro, ad imporsi le stesse privazioni cui erano costretti. Durante la guerra sapeva che molti uomini soffrivano la fame, ed egli si privava del cibo che avrebbe potuto avere in abbondanza. Quando cominciarono i bombardamenti, molta gente restò senza casa e fu costretta a affrontare i rigori del freddo senza riscaldamento, con pochi vestiti in condizioni di grave indigenza. Pensando a quelle famiglie, Pio XII, durante la guerra, non volle che il suo appartamento fosse riscaldato. Aveva le mani e i piedi gonfi, pieni di geloni. Faticava a scrivere a macchina, a tenere la penna in mano, non stava bene di salute, ma non volle il riscaldamento. Quando in Italia cominciò a scarseggiare lo zucchero e il caffè, mio zio smise di prendere caffè e fino al termine della guerra non bevette più una sola tazzina di caffè. Le scorte di zucchero e di caffè che c'erano in Vaticano e quelle che arrivavano, le mandava agli ospedali della città per gli ammalati.
In pubblico mio zio voleva sempre apparire perfetto, impeccabile. Rappresentava la Chiesa, sentiva in modo elevatissimo il senso di questa suprema dignità. Il suo comportamento e i suoi abiti, esteriormente, erano impeccabili come quelli di un sovrano. Ma in realtà egli era poverissimo. Dopo la sua morte, scoprimmo che il suo corredo di biancheria era misero: aveva soltanto tre camicie, logore e rattoppate, alle quali cambiava spesso i polsini inamidati perché, quelli, si vedevano. Aveva due o tre paia di scarpe che faceva continuamente aggiustare e risuolare. Durante gli anni della guerra diede ai poveri tutto quello che aveva, tutto il denaro che riceveva. Quando morì, non lasciò niente a nessuno, perché non aveva niente. Come tutti hanno potuto constatare osservando le fotografie pubblicate dopo la sua morte, dormiva in una camera disadorna, su una branda di ferro.

mercoledì 8 maggio 2013

Pasqua di Maggio

καλή Ανάσταση!
BUONA PASQUA AI FRATELLI CRISTIANI ORIENTALI!


Pasqua nel Monastero di Bigorski (Macedonia)

martedì 7 maggio 2013

Vidi il rapporto tra due Papi







tutto previsto fin dal 1820......




Si era agli inizi dell’800 quando Anna Caterina Emmerich, suora agostiniana beatificata da Giovanni Paolo II nel 2004, riferiva le sue visioni:

Vidi anche il rapporto tra i due papi… Vidi quanto sarebbero state nefaste le conseguenze di questa falsa chiesa. L’ho veduta aumentare di dimensioni; eretici di ogni tipo venivano nella città. Il clero locale diventava tiepido, e vidi una grande oscurità… (13 maggio 1820)

Vidi una strana chiesa che veniva costruita contro ogni regola… Non c’erano angeli a vigilare sulle operazioni di costruzione. In quella chiesa non c’era niente che venisse dall’alto… C’erano solo divisioni e caos. Si tratta probabilmente di una chiesa di umana creazione, che segue l’ultima moda, così come la nuova chiesa eterodossa di Roma, che sembra dello stesso tipo… (12 settembre 1820)
C’era qualcosa di orgoglioso, presuntuoso e violento in tutto ciò, ed essi sembravano avere molto successo. Io non vedevo un solo angelo o un santo che aiutasse nel lavoro. (12 settembre 1820)

Vidi cose deplorevoli: stavano giocando d’azzardo, bevendo e parlando in chiesa; stavano anche corteggiando le donne. Ogni sorta di abomini venivano perpetrati là. I sacerdoti permettevano tutto e dicevano la Messa con molta irriverenza. Vidi che pochi di loro erano ancora pii, e solo pochi avevano una sana visione delle cose. Vidi anche degli ebrei che si trovavano sotto il portico della chiesa. Tutte queste cose mi diedero tanta tristezza. (27 settembre 1820)
Vidi che molti pastori si erano fatti coinvolgere in idee che erano pericolose per la Chiesa. Stavano costruendo una Chiesa grande, strana, e stravagante. Tutti dovevano essere ammessi in essa per essere uniti ed avere uguali diritti: evangelici, cattolici e sette di ogni denominazione. Così doveva essere la nuova Chiesa… Ma Dio aveva altri progetti. (22 aprile 1823)