venerdì 20 novembre 2015

terribili e attualissime parole


IL PADRE CELESTE PARLA ALL'UMANITA' 
 (Maria Valtorta, quaderni del ’44)

 

            “Continuo a parlare a te, uomo, e a tutti quelli che come te sono adoratori di idoli bugiardi.

            Non c’è bisogno di avere un Olimpo come i pagani dell’antico tempo, per essere idolatri. Non c’è bisogno di avere dei feticci come le tribù selvagge, per essere idolatri. Siete idolatri anche voi, e della più obbrobriosa idolatria, voi che adorate ciò che non è vero, che servite ad un culto che non è che culto di Satana, che adorate il tenebroso, per non voler chinare il capo traviato e il più traviato cuore a ciò che fu guida e luce soprannaturale di milioni e milioni di uomini, che pure furono dei grandi della Terra – e della vera grandezza del genio e del cuore – i quali, in questa luce e in questa guida soprannaturali, trovarono la leva della loro elevazione, il conforto della loro vita e la gioia della loro eternità, ed ai quali il mondo, nonostante la sua evoluzione continua, guarda ammirando e rimpiangendo di non avere più in sé quella fede, che fece grandi in Terra e oltre la Terra quei grandi.

            Voi, poiché le midolla della vostra anima non sono nutrite di Fede vera e della conoscenza di quegli eterni Veri che sono vita dello spirito; voi che avete commesso verso voi stessi il delitto di negare allo spirito creato da Dio la conoscenza della Legge e della Dottrina data da Dio, e chiamate superstizione la Religione e definite inutili le forme di essa; voi trovate di esser superiori anche a quei grandi che, secondo voi, non vanno assolti dalla colpa di aver immiserito se stessi al livello di una donnicciola ignorante per aver avuto ossequio alla Chiesa e obbedienza alla religione, che altro non è che la somma della mia Legge e della Dottrina del Figlio mio, culto, perciò, vero ad un Dio vero, le cui manifestazioni sono innegabili e sicure. Tutte: dal Sinai al Calvario, dal Sepolcro squarciato da forza divina ai mille e mille miracoli che nel corso dei secoli, come parole di fuoco che non si spegne, di oro fuso che non si offusca, hanno scritto nel tempo le glorie di Dio e la Verità del suo Essere.

            E come folli che gettino in mare degli splendidi gioielli, raccogliendo preziosamente dei ciottoli o rigettino dei cibi sani per empirsi poi la bocca di lordure, per la Religione di Dio che rifiutate, non trovandola degna di voi – pseudo-superuomini dalla mente insatanassata, dal cuore corrotto, dallo spirito venduto, idoli, a vostra volta, dai piedi di creta (Daniele 2,31-36) – per la Religione respinta accogliete poi il demoniaco culto del Nemico di Dio e vi fate ministri e proseliti di esso.

            Eccoli i criticoni del mio culto, eccoli i giudici della mia Chiesa, eccoli gli accusatori dei miei ministri, eccoli i sindacatori dei miei fedeli! Trovano nel culto, nella Chiesa, nei sacerdoti, nei fedeli, oggetto di scherno e mezzo di avvilimento. Poi, loro che dicono che l’uomo non ha bisogno di culto, non ha bisogno di sacerdoti, non ha bisogno di cerimonie per corrispondere con Dio, si fanno un loro culto tenebroso, occulto, carico di tutto un cerimoniale segreto, rispetto al quale quello palese, solare del mio culto è nulla. Si fanno dei ministri di esso, uomini corrotti e traviati quanto loro, nei quali credono con fede cieca, e prendono per voci e manifestazioni di Dio gli istrionismi di questi posseduti da Satana. Si fanno proseliti – e come osservanti! – di questa parodia oscena di culto, di questa menzogna sacrilega.

            Eccoli, eccoli quelli che al posto del Dio santo, del Salvatore eterno, mettono la Entità e le entità infernali e a quelle curvano fino a terra la loro cervice e la loro schiena, che non reputano degno di un uomo curvarsi davanti ad un vero altare, sul quale la mia Gloria trionfa, e splende la Misericordia del mio Figlio e fluisce vivificante l’Amore dello Spirito, ed esce Vita e Grazia da un Tabernacolo e da un Confessionale, non perché un uomo, pari a voi come materia, ma fatto depositario di un potere divino dal Sacerdozio, vi dà una piccola forma di pane azzimo e vi pronuncia una formula di umane parole, ma perché quel poco pane è il mio Figlio vivo e vero come è in Cielo alla mia destra col suo Corpo e Sangue, Anima e Divinità, e quelle Parole fanno piovere il suo Sangue, che ha dolore di aver effuso per tanti di voi, sacrileghi spregiatori di Esso, come pioveva dall’alto della sua Croce su cui il mio amore per voi lo aveva inchiodato.

            Ma non riflettete, o pseudo-superuomini fatti di putrido fango che nessuna luce nobilita, alla vostra inconcruenza? Respingete Dio e adorate gli idoli di un culto osceno e demoniaco. Dite di venerare e di credere nel Cristo e poi fuggite dalla sua Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana; mettete una croce là dove chiamate il nemico della Croce e del Crocifisso santo. E’ come se su quella Croce sputaste il rigurgito del vostro interno.

            E che ci vedete di grande nei vostri sacerdoti da burla? Nella massa dei miei sono molti sui quali vi è da fare appunti. Ma, e i vostri? Quale dei vostri è “santo”? Lussuriosi, crapuloni, menzogneri superbi sono i migliori, delinquenti e feroci i peggiori. Ma di meglio fra i vostri non avete. Né potreste avere, perché se fossero onesti, casti, sinceri, mortificati, umili, sarebbero dei santi, ossia dei figli di Dio, e non potrebbe Satana possederli per traviarvi attraverso di essi.

            Dopo anni ed anni che si dicono “mezzi” in mano a Dio, hanno migliorato la loro natura? No. Tali erano, tali restano, se pure non peggiorano. Ma non sapete che il contatto di Dio è continua metamorfosi che fa di un uomo un angelo? Quale consiglio buono, risultato poi corrispondente ai fatti, vi hanno mai dato? Nessuno. Ad uno dicono una cosa e ad un altro un’altra sullo stesso argomento, poiché sono zimbello di Satana e poiché io, io Potere supremo, confondo le loro idee di tenebre col fulgore insostenibile della mia Luce, che essi non possono sopportare. Essa Luce è solo gioia e guida ai figli miei che con essa in cuore spaziano, non per potere proprio ma per potere di essa, nei tempi futuri, e con gli occhi dello spirito vedono, e con le orecchie dello spirito odono ciò che è segreto di Dio, futuro dell’uomo, e dicono in mio nome ciò che lo Spirito pone sulle loro labbra, mondate dall’amore e fatte sante dal dolore.

            Indovini, astrologi, sapienti e dottori del satanismo che il mio Figlio condanna e che Io copro di doppia condanna, di triplice condanna – perché la vostra religione satanica, che si camuffa di nomi pomposi ma altro non è che satanismo, è peccato contro Me, Signore del Cielo e della Terra, davanti al quale non c’è altro Dio, è offesa al Figlio, Salvatore dell’uomo rovinato da Satana, è offesa allo Spirito Santo con la vostra negazione alla Verità conosciuta – sappiate che io rendo stoltezza la vostra scienza occulta e preparo i rigori di un futuro eterno per voi, che non avete voluto il Cielo ma l’Inferno per vostro regno e avete voluto Satana, non Dio, per vostro pontefice, re e padre”.

 

mercoledì 18 novembre 2015

cronache dal futuro


tratto da:
 
 


Un docente del mondo che verrà
di Olivier Conte De La Fere

 
 
 
 
Dinanzi a tutto quello che sta accadendo nella Chiesa odierna, negli ultimi cinquant’anni ma in particolare negli ultimissimi anni e specialmente in questo ultimo pontificato, mi viene sempre da immaginare cosa potranno mai dire i nostri posteri qualora, nel frattempo, fosse davvero avvenuto ciò che oggi moltissimi, sempre più, sperano, auspicano, attendono, ovvero una punizione radicale da parte di Dio di questa fetida immondizia e l’avvento di una nuova cristianità purificata, secondo quanto varie profezie sembrano annunciare.
Immaginiamo per un attimo, così per gioco, la situazione. Immaginiamo che un docente racconti ai ragazzi di una classe di un’umanità ormai “purificata”, i nostri giorni. Cosa direbbe, come li descriverebbe?
“In quei tempi (ovvero gli ultimi cinquant’anni e oggi in particolare) teologi, soprattutto tedeschi e francesi ma non solo, parlavano di una “nuova Chiesa” da “edificare”, di una “fede matura” (poi divenuta “adulta”) con cui rileggere i dogmi del passato soggetti ormai a “evoluzione” che li adattasse ai “segni dei tempi”, quindi di una “nuova teologia”, auspicavano un nuovo rito più aperto al popolo, ove il centro della Messa non fosse più il Santo Sacrificio della Croce redentiva ma l’uomo stesso che si autocelebra in questo sacrificio simbolico dell’umanità tutta (rito che poi è puntualmente giunto e amministrato nelle lingue volgari), operarono perché fosse rivoltato di 180° il significato dell’ecumenismo cattolico, trasformandolo in un dialogo con ogni altra religione e prono ad ogni accomodamento teologico, pisicologico e umano al fine dell’unificazione religiosa al servizio del nuovo dio “umanità”;
poi arrivò un successore di Cristo che annunziò una “Nuova Pentecoste”, che avrebbe iniziato ad avverarsi tramite un nuovo Concilio, chiamato Concilio Vaticano II, che si prefiggeva non la condanna – come era avvenuto per i ventuno concili precedenti della Chiesa Cattolica – di qualche errore (e allora ve ne erano a migliaia), ma di promuovere “gioia e speranza”, umanesimo e pacifismo, e dialogo interreligioso con a i “fratelli separati” ex eretici protestanti, fino ad arrivare a coloro che erano, fino a poco tempo prima, i servi della “sinagoga di Satana”, nel frattempo divenuti “fratelli maggiori”;
poi venne un altro successore di Cristo che trasformò la sacra liturgia stessa della Chiesa secondo il fine prima detto e abolì il canto gregoriano per aprire a strumenti musicali come chitarre, tamburelli e oggettistica varia; le chiese furono svuotate delle immagini sacre cultuali, dei confessionali, degli inginocchiatoi, il Ss.mo Sacramento fu piazzato in un angolo, le chiese di nuova edificazione erano sgorbi inguardabili;
poi venne un altro pontefice che organizzò un raduno di tutte le cosiddette “religioni” (invitando anche esponenti delle religioni pagane, primitive e anche del buddismo, che religione non è) ad Assisi, creando così uno “spirito” nuovo e andando poi a rendere omaggio lui stesso, vicario di Cristo, in sinagoga e in moschea a divinità eterodosse e facendosi iniziare a riti woodoo con una cacchetta di cammello durante uno dei suoi viaggi in Africa; lanciò poi in tutta la chiesa la moda dei balli, delle danze, delle feste liturgiche, della Comunione distribuita in mano, e in nome del dialogo e della festa scomunicò un vescovo che si opponeva a tutto questo e manteneva l’uso dell’antico sacratissimo rito di Santa Romana Chiesa, mentre elesse vescovi, cardinali e teologi apostati alle più alte cariche della Chiesa (uno di loro, tale von Balthasar, proclamava apertamente che l’inferno è vuoto, mentre un altro, che lui elevò ad arcivescovo di Milano, negava di fatto la Resurrezione di Cristo e quindi la sua divinità);
poi venne un altro pontefice, che iniziò timidamente a denunciare questa deriva, e per di più restaurò la libertà di rito per l’antico rito romano, ma al contempo non disdegnò ugualmente di rendere omaggio in sinagoga e in moschea a divinità eterodosse e di incontrare i “fratelli separati” nei cosiddetti incontri interreligiosi: costui, per altro, si macchiò pure di un fatto mai accaduto prima, dimettendosi liberamente dall’essere Pietro, come se si trattasse di un posto dirigenziale di una grande multinazionale.
Poi venne un altro vescovo di Roma, il cui scopo palese era la distruzione, diretta e indiretta, di ogni oggettività del Depositum Fidei tramite la graduale ma costante affermazione della pastoralità come regola di adattamento dei dogmi e dei valori morali del Cristianesimo al mondo contemporaneo, tramite la costante condanna di ogni forma di tradizione cattolica e fedeltà alla fede di sempre, tramite lo scioglimento coatto e scandaloso di ordini religiosi fedeli alla dottrina di sempre, tramite il contatto continuo con i peggiori mostri pubblici e politici del mondo infernale di allora, tramite il prendersi gioco di decine di milioni di fedeli che abboccavano e accettavano, divenendo complici, ogni sua malefatta in quanto accecati dalla papolatria instaurata del pontefice che aveva preceduto il suo predecessore, il quale aveva fondato una presunta rinascita della fede pubblica non sulla verità di Cristo ma sul proprio carisma personale.
E sapete cosa accadde a causa di tutto questo e di molto altro ancora, di cui vi dirò nello specifico nelle prossime lezioni? Accadde che nella Chiesa della “Nuova Pentecoste” i preti e le suore ballavano e danzavano, gli ecclesiastici rubavano i soldi dei fedeli, durante i riti sacri si profanava il Ss.mo Sacramento con pizzette e dolcetti vari, che in molti luoghi non si pregava più Cristo e la Vergine Ss.ma ma la divinità comune a tutta l’umanità, che si negava pubblicamente la Resurrezione e pure l’Incarnazione, che la confessione veniva sconsigliata, che i crocifissi venivano tolti, che i preti lavoravano ad orario come impiegati d’ufficio e le loro omelie erano discorsi politici di stampo socialista e massonico, che assecondavano l’invasione islamica e di tutti i popoli dell’Europa al fine della distruzione politica, economica, etnica e umana degli europei e della stessa fede cattolica, che il sesto comandamento era pubblicamente ritenuto superato dall’affermazione della libertà individuale, e per conseguenza che nel giro di pochi decenni la chiese erano vuote, i fedeli ridotti al lumicino, specie nei paesi del nord-Europa, che interi ordini religiosi scomparivano o vivacchiavano aspettando la morte degli anziani, che se c’era un ordine rigoglioso per fede veniva distrutto.
Ma tutto questo è ancora nulla: accadde che il clero praticava senza ritegno l’immoralità privata e a volte pubblica; ma non solo: che molti di questi erano omosessuali e col tempo lo divennero pubblicamente, al punto da vantarsene e da praticare l’abominio senza più alcun ritegno alcuno. Ma non solo: non pochi di costoro erano pedofili incalliti, puttanieri, drogati, ladri, eretici, ribelli a Dio e schiavi degli uomini. Ma non basta. La cosa più grave di tutte, paradossalmente, non è ancora elencata in tutto questo e in tantissimo altro che si potrebbe aggiungere. La cosa più grave di tutte è che tutti costoro, dinanzi a tutto questo, non solo non si vergognavano, non si pentivano, non cambiavano, ma, ancora cinquant’anni dopo, come se nulla fosse, come se tutto fosse normale, continuavano costantemente, come in un mantra, a celebrare e glorificare quel concilio che era stata la causa dell’apertura del vaso di Pandora di tutta questa caterva di mali incredibili e inimmaginabili.
È questa, forse, la colpa più grave e intollerabile di tutte queste generazioni di traditori, apostati, criminali, ladri, depravati, eretici, infami: l’aver sempre continuato a dire che per fortuna la Chiesa stava vivendo la sua “nuova pentecoste”, e che loro, per fortuna, non erano come la Chiesa dei 19 secoli precedenti, che era morta. È senz’altro questa la più grande di tutte le vergogne infami di quell’epoca: è la negazione dell’evidenza, che la Chiesa insegna essere peccato imperdonabile, in quanto commesso contro lo Spirito Santo. E la tragedia finale era che decine di milioni di buoni cattolici, vittime della papolatria e dell’inganno conciliare, accettavano tutto questo soffrendo tutta la vita interiormente solo per non criticare questa banda di criminali servi del demonio e divenivano di fatto loro complici nella dissoluzione generale.
Ma, grazie a Dio, ragazzi miei, la Madre di Dio ci ha salvati con il suo intervento, e ora noi siamo liberi da tanti mali e viviamo nell’unica Chiesa dell’unica Pentecoste, fedeli e obbedienti a un Vicario di Cristo degnissimo e a un clero purificato. Grazie a Dio, tutto questo infernale complotto e tradimento è passato”.
Questo immagino che direbbe, in breve, un docente ai suoi alunni nel mondo cattolico che verrà. Noi attendiamo, preghiamo e lavoriamo perché questo possa accadere il prima possibile.

lunedì 16 novembre 2015

dal libro del profeta Osea cap. 4


[1]Ascoltate la parola del Signore, o Israeliti, poichè il Signore ha un processo con gli abitanti del paese.
Non c'è infatti sincerità né amore del prossimo,  nè conoscenza di Dio nel paese.
[2]Si giura, si mentisce, si uccide, si ruba, si commette adulterio, si fa strage e si versa sangue su sangue.
[3]Per questo è in lutto il paese e chiunque vi abita langue insieme con gli animali della terra
e con gli uccelli del cielo; perfino i pesci del mare periranno.
[4]Ma nessuno accusi, nessuno contesti; contro di te, sacerdote, muovo l'accusa.
[5]Tu inciampi di giorno e il profeta con te inciampa di notte e fai perire tua madre.
[6]Perisce il mio popolo per mancanza di conoscenza. Poichè tu rifiuti la conoscenza, rifiuterò te come mio sacerdote; hai dimenticato la legge del tuo Dio e io dimenticherò i tuoi figli.
[7]Tutti hanno peccato contro di me; cambierò la loro gloria in vituperio.
[8]Essi si nutrono del peccato del mio popolo e sono avidi della sua iniquità.
[9]Il popolo e il sacerdote avranno la stessa sorte; li punirò per la loro condotta, e li retribuirò dei loro misfatti.
[10]Mangeranno, ma non si sazieranno, si  prostituiranno, ma non avranno prole, perchè hanno abbandonato il Signore per darsi alla prostituzione.