La chiesa dei
tre papi
Seicento anni fa l’elezione “miracolosa” di Martino V pose fine allo scisma
d’occidente. Tra divisioni e lotte, una soluzione sembrava impossibile. Lezioni
utili per l’oggi
Il conclave dal quale l’11 novembre 1417 il cardinale Odo Colonna uscì come
Papa Martino V, rappresenta un evento straordinario nella storia della Chiesa.
Sia la situazione di partenza e le circostanze dell’elezione, sia il collegio
degli elettori e la procedura stessa non avevano precedenti nella storia dei
Papi. Diamo anzitutto uno sguardo alla situazione in cui si trovava la Chiesa
quando gli elettori entrarono in conclave a Costanza. La Chiesa, a quel tempo,
stava vivendo ormai da quarant’anni in una situazione di scisma. O meglio: dopo
l’elezione dell’antipapa Clemente VII, avvenuta a Fondi il 20 settembre 1378,
c’erano prima due e poi, dopo il fallito tentativo di composizione a Pisa nel
1409, addirittura tre “Papi”, ognuno dei quali rivendicava la propria
legittimità come successore dell’apostolo Pietro.