Importante premessa su cui si è ovviamente tutti concordi:
Episodio 1:
Episodio 2:
- l'amore per la Chiesa richiede anzitutto amore per la Verità
- non è amore alla Chiesa quello che richiedesse di addomesticare la Verità
- può capitare, in certe particolarissime circostanze, che in nome della Verità occorra opporsi all'autorità della Chiesa:
Lettera ai Gàlati 2,11: «Ma quando Cefa venne ad Antiochia, mi opposi a lui a viso aperto perché evidentemente aveva torto»
Luca 22,32: «e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli».
- Anche di Lutero si può dire che agì «per amore della Chiesa», della quale lamentava la corruzione che vedeva.
Anche di Cavour si può dire che agì «per amore della Chiesa», della quale lamentava le ricchezze e la presenza capillare nella società.
Episodio 1:
- il passionista p. Enrico Zoffoli (1915-1996) ha pubblicato numerosi libri per documentare con rigore le eresie del Cammino Neocatecumenale.
Pochi giorni prima di morire riceve la visita di Kiko Argüello, fondatore del Cammino.
Kiko gli dice: «lei ha scritto quelle cose per amore della Chiesa».
P. Zoffoli lo corregge immediatamente: «per amore della Verità!»
- Il sig. Argüello aveva tentato di insinuare che per un ingenuo e sproporzionato "amore per la Chiesa", sarebbe stata distorta la Verità.
Episodio 2:
- Gnocchi e Palmaro fanno dei rilievi critici a papa Bergoglio («Questo papa non ci piace» e articoli e libro successivi).
- Il 1° novembre 2013 il papa, avendo saputo della malattia incurabile di Palmaro, gli telefona. La telefonata si conclude così:
Palmaro: “Santità, forse lei saprà che le ho dedicato alcuni rilievi assai severi. Voglio però confermarle che la mia fedeltà al successore di Pietro resta intatta”.
Il Pontefice gli rispose: “Penso che abbia scritto per amore verso la Chiesa. E comunque le critiche fanno bene”.
- L'espressione di cortesia «le critiche fanno bene» non significa automaticamente l'avervi dato ascolto.
- L'espressione «per amore verso la Chiesa» mi lascia perplesso:
- era un modo per dire tali critiche sono fondate e perciò hanno fatto bene alla Chiesa?
- o era anche questa un'espressione di cortesia?
- oppure era un modo per suggerire che in nome di un ingenuo e sproporzionato "amore per la Chiesa" Palmaro avrebbe preso lucciole per lanterne?
Io sono convinto che quei rilievi critici di Gnocchi e Palmaro abbiano fatto bene alla Chiesa proprio perché fondati sulla Verità.
L'amore che non parte dalla Verità, nel migliore dei casi sfocia nella tifoseria.
E la Chiesa e il Pontefice non hanno mai avuto bisogno di scodinzolanti tifosi.
E la Chiesa e il Pontefice non hanno mai avuto bisogno di scodinzolanti tifosi.