mercoledì 5 giugno 2013

l'ultima fatica della Prof.ssa Maria Guarini

LA QUESTIONE LITURGICA. Il Rito romano usus antiquior e il Novus Ordo Missae a 50 anni dal Concilio Vaticano II

 
Il testo, che reca la prefazione di Mons. Gherardini, analizza sul piano filosofico e teologico lo status quaestionis, in ambito liturgico, della crisi che ha investito la Chiesa postconciliare, sviluppando in termini essenziali alcuni dei punti fondamentali di un dibattito ancora aperto, da diffondere ed allargare, al fine di alimentare una ‘pastorale’ secondo la Tradizione che è vita e giovinezza della Chiesa.

Sono 63 dense pagine, in brossura, che hanno lo scopo di gettare il cuore oltre gli ostacoli e non cessare di testimoniare la Verità per la nostra generazione e per quelli che verranno...

Chi volesse, in attesa della distribuzione in libreria, può ordinarlo direttamente a maria.guarini@gmail.com e gli verranno indicati nella conferma i termini del pagamento.

 
Il costo (8 euro, comprese le spese di spedizione) serve per finanziare gli altri testi della collana Parva Itinera, in corso di preparazione e spererei numerose altre copie di questo, per proseguirne la distribuzione nell'ambito dei gruppi tradizionali e soprattutto ai Sacerdoti.

Sintesi del contenuto:Prefazione di Mons. Brunero Gherardini

Introduzione

Rito Romano usus antiquior e Novus Ordo Missae
- Elementi per inquadrare il contesto
- Cosa dice il Concilio Vaticano II e il Magistero successivo
- Funzione e ragion d’essere della Liturgia
- Trasformazione dell’Offertorio in berakah ebraica
- Comunione o sacrificio?
- Influssi che hanno distorto l’intento originale del Concilio
- Enfasi su una nuova concezione del “Mistero pasquale”
- Oltrepassamento della Mediator Dei da parte della Sacrosanctum Concilium
- È possibile armonizzare le innovazioni della Riforma alle nobili forme preesistenti?
- Una lingua sacra da preservare
- Ricchissima simbologia che parla al popolo e che va fatta conoscere al popolo
- C’è un confine tra “esperimenti liturgici” e “abusi liturgici”?
- Riforma della Riforma o “nuovo movimento liturgico” dal basso?
- Attenzione ai prevedibili rischi
- Conclusione

Confutazione di alcuni luoghi comuni

Addendum. Il post-concilio e l’“actuosa participatio”