il vessillo delle Cinque Piaghe |
La resistenza dell’Ovest inglese
Durante
il regno di Enrico VIII, in seguito al suo atto scismatico, furono operate in
Inghilterra molte modifiche in campo religioso. Benché ciò non risultasse
affatto gradito ai cattolici inglesi, essi tuttavia erano rassicurati dal fatto
che la fede professata nelle loro parrocchie continuava ad essere la fede dei
loro Padri. Enrico VIII si era separato da Roma, ma la Chiesa di cui si era
proclamato capo non si era separata dalla dottrina romana.
Dopo la morte del Re, Cranmer (che era stato nominato arcivescovo di Canterbury nel 1532) mostrò il suo vero volto. Era uno dei più influenti consiglieri del re-bambino Edoardo VI e, grazie a tale influenza, portò a compimento il suo piano di cancellare le ultime tracce del Cattolicesimo inglese, iniziando dalla distruzione delle immagini, reliquie, cerimonie, processioni (anche quella del Corpus Domini), ma soprattutto della Santa Messa che egli sostituì con il cosiddetto Servizio di comunione protestante, che fu imposto in due fasi, nel 1549 e nel 1552.
Questo
compito distruttivo in Cornovaglia fu affidato a William Body, la cui azione venne percepita
come una profanazione dei luoghi sacri e ciò portò al suo assassinio il 5
aprile 1548. Si comprese sin dall’inizio che il popolo della Cornovaglia non
avrebbe accettato facilmente le nuove imposizioni in campo religioso.
Il Book of Common prayer (Libro delle preghiere comuni), che rifletteva la teologia protestante pur mantenendo qualche vestigio dell’antico rito cattolico, doveva sostituire in lingua inglese i 4 antichi testi liturgici latini, ossia (Messale, breviario, rituale e pontificale). Tale cambiamento fu guardato con sospetto e molto osteggiato, specie in quei luoghi felicemente noti per la loro fedeltà alla Chiesa cattolica romana, come la Cornovaglia e il Devon. Fu questo attacco alla Chiesa, e in particolare alla Messa, che condusse ad una resistenza armata nota in Inghilterra come l’“insurrezione occidentale” (the western rising). È interessante notare che per i contadini e lavoratori che animarono tale resistenza, molti dei quali erano semplici illetterati, il ripudio del Papa non era troppo preoccupante. Ciò per cui combattevano era, anzitutto, la loro Messa.
Il Book of Common prayer (Libro delle preghiere comuni), che rifletteva la teologia protestante pur mantenendo qualche vestigio dell’antico rito cattolico, doveva sostituire in lingua inglese i 4 antichi testi liturgici latini, ossia (Messale, breviario, rituale e pontificale). Tale cambiamento fu guardato con sospetto e molto osteggiato, specie in quei luoghi felicemente noti per la loro fedeltà alla Chiesa cattolica romana, come la Cornovaglia e il Devon. Fu questo attacco alla Chiesa, e in particolare alla Messa, che condusse ad una resistenza armata nota in Inghilterra come l’“insurrezione occidentale” (the western rising). È interessante notare che per i contadini e lavoratori che animarono tale resistenza, molti dei quali erano semplici illetterati, il ripudio del Papa non era troppo preoccupante. Ciò per cui combattevano era, anzitutto, la loro Messa.
Il
9 giugno 1549, domenica di Pentecoste, la nuova Messa o Servizio di comunione
protestante entrò in vigore con severe punizioni per coloro che si fossero
rifiutati di adeguarvisi. In un remoto luogo del Devon, chiamato Samford Courtney, un prete
settantenne, in obbedienza agli ordini del re, celebrò secondo il nuovo rito. I
parrocchiani che erano presenti, quando per la prima volta si videro privati
della Messa immortale, decisero di rifiutare la nuova liturgia. Il giorno
seguente andarono dal parroco e gli imposero di usare l’antico Messale e
celebrare la Messa a cui essi avevano partecipato per tutta la vita e che non
volevano fosse loro cambiata. Il buon prete cedette alle loro insistenze e
celebrò la Messa di sempre. I fedeli cattolici, infatti, sostenevano che la
nuova liturgia in inglese non era altro che “un passatempo natalizio” e non
avevano alcuna intenzione di accettarla. Alla cerimonia successiva arrivarono
alcuni giudici per imporre le modifiche liturgiche, ma durante la celebrazione
vi fu un alterco che portò all’uccisione di uno dei sostenitori delle
innovazioni (William Hellyons), il quale fu trafitto con un forcone sui gradini
della chiesa.
Un “gentleman” del luogo tentò di convincere il popolo ad accettare il nuovo rito prima che la loro protesta rendesse necessario l’intervento armato del governo. Ma la gente della Cornovaglia e del Devon non aveva alcuna intenzione di scendere a compromessi poiché la sua resistenza era motivata dalla profonda Fede nella Santa Messa, che – essi lo comprendevano bene – riguardava non solo la loro vita terrena ma anche, e soprattutto, la loro eterna salvezza.
Un “gentleman” del luogo tentò di convincere il popolo ad accettare il nuovo rito prima che la loro protesta rendesse necessario l’intervento armato del governo. Ma la gente della Cornovaglia e del Devon non aveva alcuna intenzione di scendere a compromessi poiché la sua resistenza era motivata dalla profonda Fede nella Santa Messa, che – essi lo comprendevano bene – riguardava non solo la loro vita terrena ma anche, e soprattutto, la loro eterna salvezza.
Vi
fu un lungo tentativo di negoziato tra questi Cattolici, “ribelli” al nuovo
rito ma fedeli alla tradizione dei loro Padri, e il governo ufficiale che li
esortava ad usare il nuovo rito protestante. Questi uomini semplici e
illetterati ma dalla fede chiara e profonda promisero di porre fine
all’insurrezione a condizione che il Re e i suoi consiglieri non avessero
modificato la loro religione. Era evidente che l’unica vera ragione della
resistenza era la difesa della Fede cattolica.
La proposta non fu accettata, ed ecco che diverse migliaia di contadini, minatori e pescatori (che rappresentavano molti altri con le stesse convinzioni) marciarono verso Exeter per protestare contro l’introduzione del nuovo rito. Essi avanzavano sotto il vessillo delle Cinque Piaghe di N.S.G.C., con crocifissi, candele ed incenso. Si trattava di uomini semplici che formavano una forza organizzata, armata e disciplinata che combatteva contro il potere statale.
Guidavano il corteo preti che, vestiti con i loro paramenti tradizionali, portavano il SS.mo Sacramento sotto un magnifico baldacchino. Man mano che il corteo attraversava il Devon, guadagnava adepti tra i ferventi cattolici della zona. Benché la maggioranza fosse costituita da contadini della Cornovaglia e del Devon, si unirono a loro anche membri dell’aristocrazia inglese come Humphrey Arundell che, appartenendo ad una nobile e stimata famiglia del Devon, era noto anche per il suo valore militare.
La proposta non fu accettata, ed ecco che diverse migliaia di contadini, minatori e pescatori (che rappresentavano molti altri con le stesse convinzioni) marciarono verso Exeter per protestare contro l’introduzione del nuovo rito. Essi avanzavano sotto il vessillo delle Cinque Piaghe di N.S.G.C., con crocifissi, candele ed incenso. Si trattava di uomini semplici che formavano una forza organizzata, armata e disciplinata che combatteva contro il potere statale.
Guidavano il corteo preti che, vestiti con i loro paramenti tradizionali, portavano il SS.mo Sacramento sotto un magnifico baldacchino. Man mano che il corteo attraversava il Devon, guadagnava adepti tra i ferventi cattolici della zona. Benché la maggioranza fosse costituita da contadini della Cornovaglia e del Devon, si unirono a loro anche membri dell’aristocrazia inglese come Humphrey Arundell che, appartenendo ad una nobile e stimata famiglia del Devon, era noto anche per il suo valore militare.
Il
governo non mancò di divulgare molte affermazioni infondate circa le “presunte”
atrocità commesse dai “ribelli”. Ma le 15 richieste che essi avanzarono presso il governo provano chiaramente
la natura squisitamente religiosa della loro resistenza. Ne riportiamo, a mo’
di esempio, soltanto tre:
* Non accettiamo il nuovo Rito (protestante) perché è come un “passatempo natalizio”, ma vogliamo il Mattutino, la Messa, i Vespri e le processioni in latino, com’era prima. E perciò noi, uomini della Cornovaglia (anche perché alcuni di noi non capiscono l’inglese) rifiutiamo con decisione il nuovo rito inglese.
* Noi vogliamo la Messa in latino com’era prima, celebrata da un solo sacerdote senza alcun dialogo con la gente.
* Non accettiamo il nuovo Rito (protestante) perché è come un “passatempo natalizio”, ma vogliamo il Mattutino, la Messa, i Vespri e le processioni in latino, com’era prima. E perciò noi, uomini della Cornovaglia (anche perché alcuni di noi non capiscono l’inglese) rifiutiamo con decisione il nuovo rito inglese.
* Noi vogliamo la Messa in latino com’era prima, celebrata da un solo sacerdote senza alcun dialogo con la gente.
* Ogni
predicatore nelle sue omelie e ogni sacerdote nelle sue Messe deve pregare in
modo speciale per le anime del Purgatorio, citandone i nomi, come facevano i
nostri Padri. (Cranmer, non credendo nel Purgatorio, ne aveva rimosso ogni
traccia dal Servizio protestante, ndr). Cranmer,
davanti a queste richieste, firmate da molti contadini ma anche da Humphrey
Arundell, non ebbe altra reazione che il disprezzo. Egli
considerava il desiderato ritorno alla liturgia latina semplicemente “ridicolo”
poiché egli aveva imposto la lingua volgare per il bene della gente più
incolta. È importante notare che questi uomini se, da un lato, in
coscienza disobbedivano al re quanto alla nuova Messa e ai nuovi riti,
dall’altro ne riconoscevano l’autorità e non pensavano in alcun modo di
deporlo. Essi gli avrebbero obbedito a condizione che non li avesse privati
della loro Fede. Erano uomini umili, insorti spontaneamente per difendere la
fede dei loro Padri.
Ma
il governo ebbe il tempo di organizzare un esercito per distruggerli. Contro ogni speranza i ribelli
continuavano a combattere le loro battaglie finché ne restarono solo pochi.
Combattevano valorosamente e non temevano di perdere la vita. La loro
ultima battaglia ebbe luogo il 29 agosto 1549 a Sampford Courtenay dove la
ribellione era iniziata. Le forze erano impari e i cattolici militanti sapevano
bene che erano destinati alla sconfitta. Ma, a loro onore, uno storico di quel
tempo ebbe a scrivere: “I Cornici non si sarebbero arresi fino a che la maggior
parte di essi non fosse stata uccisa o catturata”. In questa ultima strenua
battaglia, Humphrey Arundell, che fu tra i comandanti dell’insurrezione,
fu catturato. Portato a Londra dopo alcuni mesi, fu processato e accusato di
alto tradimento. Il 27 gennaio 1550 fu giustiziato con una delle peggiori pene
previste dal regime del tempo: appeso, sbudellato e squartato.
Nel
corso dell’intera resistenza persero la vita circa 5000 uomini, che morirono
per la Fede ma soprattutto per la Santa Messa di sempre. Il rito di Cranmer fu imposto a
prezzo del sangue di questi eroi della Fede.
In quei tempi difficili era uno spettacolo terrificante ma assai comune vedere preti appesi ai campanili, vestiti con i loro paramenti sacri e con aspersorio, campanello e rosario sospesi con essi. Tutti i libri liturgici tradizionali vennero bruciati. Le grandi e sonore campane delle chiese, che chiamavano i fedeli alla Messa tradizionale, furono rimosse per lasciare il posto alle più piccole che servivano per il Servizio protestante. E così anche la povera gente dell’Ovest inglese fu costretta ad accettare la nuova religione in lingua vernacolare.
Il futuro del mondo e la salvezza delle anime dipende dalla “sopravvivenza” della Messa tradizionale nella Chiesa Cattolica. Perché? Perché lex orandi lex credendi. La legge della preghiera è la legge della fede. In tutti i luoghi in cui si continua a celebrare la Messa di sempre, la Fede non può estinguersi.
I valorosi eroi della resistenza inglese, da quel lontano 1549 fino ad oggi, continuano a gridare con il loro memorabile esempio spinto fino allo spargimento del sangue che: “È la Messa che conta!”.
In quei tempi difficili era uno spettacolo terrificante ma assai comune vedere preti appesi ai campanili, vestiti con i loro paramenti sacri e con aspersorio, campanello e rosario sospesi con essi. Tutti i libri liturgici tradizionali vennero bruciati. Le grandi e sonore campane delle chiese, che chiamavano i fedeli alla Messa tradizionale, furono rimosse per lasciare il posto alle più piccole che servivano per il Servizio protestante. E così anche la povera gente dell’Ovest inglese fu costretta ad accettare la nuova religione in lingua vernacolare.
Il futuro del mondo e la salvezza delle anime dipende dalla “sopravvivenza” della Messa tradizionale nella Chiesa Cattolica. Perché? Perché lex orandi lex credendi. La legge della preghiera è la legge della fede. In tutti i luoghi in cui si continua a celebrare la Messa di sempre, la Fede non può estinguersi.
I valorosi eroi della resistenza inglese, da quel lontano 1549 fino ad oggi, continuano a gridare con il loro memorabile esempio spinto fino allo spargimento del sangue che: “È la Messa che conta!”.
(di Maria Pia
Ghislieri)