venerdì 27 aprile 2018

sotto c’è qualcosa di grosso, ma molto grosso



Nazisti in toga, camice e… clergyman

Che la Gran Bretagna fosse la culla della massoneria moderna, della teoria del Leviatano statale, del malthusianesimo, dell’eugenetica e dell’evoluzionismo, lo sapevamo. Che quest’ultimo, applicato all’uomo, avrebbe presto o tardi portato a esiti simili, ce l’aspettavamo. Che gli Stati europei cercassero di ridurre la spesa sanitaria facendo eliminare i soggetti più deboli, era un dato ormai tristemente noto. Che la cosiddetta “ricerca scientifica” si fosse sbarazzata di ogni paletto etico in nome di fortissimi interessi economici, l’avevamo ben capito. Che la gerarchia cattolica fosse in gran parte composta di cani muti, incapaci di abbaiare (Is 56, 10), era purtroppo un fatto già più che evidente. Che i cosiddetti Paesi “democratici” fossero oppressi da una spietata tirannide che non ha precedenti nella storia, era una consapevolezza molto acuta nell’animo di chi ha una coscienza desta, anziché offuscata dall’ebbrezza di una libertà puramente apparente per cui mezzo il potere manipola e manovra le masse e gli individui. Ma che la ferocia di istituzioni pubbliche affette da delirio di onnipotenza potesse arrivare a tanto ci lascia semplicemente sgomenti: risvegliati a forza dal sogno di un mondo libero e civile, ci accorgiamo di colpo che i nostri più elementari diritti e le nostre stesse vite non soltanto non sono più tutelati, ma sono in gravissimo pericolo.

Intendiamoci: neanche stavolta la massa di lobotomizzati sarà scossa dall’ipnosi collettiva indotta mediante il cinema, il campionato e la canzone, così come non lo è stata dopo le atroci esecuzioni di Eluana Englaro, nel 2009, di Charlie Gard, l’estate scorsa, e di Isaiah Haastrup, neanche due mesi fa. Ma chi è riuscito a conservare il don dell’intelletto e la grazia della fede deve suonare tutte le campane a morto per il decesso della civiltà occidentale, soppressa da un’élite luciferina che pare in possesso di un potere senza limiti. Lo spirito nazista infesta ormai tutta l’Europa, ma in particolare le istituzioni situate a Londra, Strasburgo, Bruxelles e… Roma. È esattamente lo stesso demonio che ha dato vita al Terzo Reich, evocato dai massoni dei Paesi alleati, i quali, per provocare un secondo conflitto mondiale al fine di stabilire un nuovo assetto geopolitico, prima annientarono la Germania, poi lasciarono al folle dittatore ampia libertà d’azione. Dopo la farsa del processo di Norimberga, poi, molti scienziati del regime furono accolti e sostenuti perché continuassero tranquillamente a lavorare ai loro esperimenti su cavie umane.

La teoria della razza pura sarebbe stata impensabile senza l’ideologia evoluzionistica, inventata da Charles Darwin e trasposta a livello antropologico dal cugino Francis Galton. Il delirante progetto di un perfezionamento della specie umana fu sì sperimentato nei laboratori della Germania nazista, ma non proviene di là né là si è concluso: esso ha una matrice schiettamente anglosassone. I medici di Liverpool e i magistrati inglesi “ragionano” esattamente allo stesso modo dei colleghi tedeschi di ottant’anni fa, salvo coprire i loro veri intenti, con vomitevole ipocrisia, con l’oltraggioso pretesto degli interessi del paziente, i quali, non potendosi esprimere il diretto interessato, sono ovviamente interpretati e stabiliti da loro, anche contro la volontà dei genitori, completamente espropriati del figlio e della patria potestà. Se però si arriva al punto di far presidiare come in un lager un bimbo condannato a morte, ma che non muore, allontanandone i parenti, i visitatori e perfino il cappellano, significa che, sotto, c’è qualcosa di grosso, ma molto grosso.

L’Alder Hey Hospital di Liverpool è ben noto per le reiterate denunce di errori e inadempienze a danno dei pazienti, le quali non hanno tuttavia ottenuto, a quanto pare, sostanziali miglioramenti del livello di prestazioni. In questo caso, però, dobbiamo trovarci di fronte a un crimine immane, visto l’impressionante, coordinato accanimento delle istituzioni britanniche nella volontà di sopprimere un piccolo innocente. Qui si deve trattare di qualcosa di talmente inconfessabile da giustificare il rischio di una crisi diplomatica con il governo italiano, che per poterlo sottrarre alle grinfie di quegli indemoniati ha addirittura concesso la cittadinanza ad Alfie Evans. Il bambino deve essere stato segretamente oggetto di una sperimentazione fallita di nuovi vaccini o di un prelievo di organi, il cui traffico illegale, secondo le stime, nella sola Gran Bretagna frutta ogni anno qualcosa come tredici miliardi di sterline. Non si spiega diversamente l’irremovibile quanto irrazionale rifiuto di lasciarlo andare in un altro ospedale disposto ad accoglierlo. Il personale del Bambin Gesù di Roma è sul posto, pronto a trasferirlo; ma, evidentemente, gli esami eseguiti in un’altra struttura sanitaria rivelerebbero immediatamente ciò che in Inghilterra vogliono non si sappia mai.

In questa vicenda da film dell’orrore, tuttavia, ciò che suscita un ancor più profondo sentimento di ribellione, se possibile, è il disgustoso atteggiamento di certi prelati “cattolici” che, anziché urlare di sdegno e condanna per sollevare i fedeli contro tale inaudita barbarie di Stato, l’hanno commentata, in un evanescente linguaggio diplomatico, dando sostanzialmente ragione alle autorità britanniche. In ciò si sono particolarmente distinti il vescovo di Liverpool, tale Malcom Patrick Mac Mahon, appena reduce da un apposito colloquio con il papa (!), e il nostrano Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita (?), uomo di spicco del team Bergoglio (anch’egli molto cauto e parco di parole, giusto un cinguettio) guidato da quello che egli stesso ha chiamato lo spirito di Marco (?!?). Siamo lontani anni-luce dalla strenua resistenza opposta al nazismo dal beato cardinal von Galen, il Leone di Münster, o dal focoso cardinal von Faulhaber, che più tardi ordinerà sacerdote Joseph Ratzinger.

Ad ogni modo, non possiamo non riconoscere lo straordinario potere della preghiera e del digiuno: una creatura incurabile continua a sopravvivere al prolungato tentativo di sopprimerla. Questa semplice costatazione della potenza della fede deve incoraggiare azioni concrete ispirate e mosse dalla grazia. Se una manifestazione pacifica, anche solo di qualche centinaio di persone, invadesse pacificamente l’ospedale e portasse via il bambino, che potrebbero fare? Sparare sulla folla? Un popolo non può rimanere inerte a guardare: la storia sacra, così come la storia cristiana, insegna che, quando cade la proverbiale goccia che fa traboccare il vaso, l’ira di Dio si riversa sulle nazioni. Prima che arrivi, conviene prevenire il castigo, se possibile.
Alleluia! Salvezza, gloria e potenza sono del nostro Dio, perché veri e giusti sono i suoi giudizi: egli ha condannato la grande meretrice che corrompeva la terra con la sua prostituzione, vendicando su di lei il sangue dei suoi servi (Ap 19, 1-2).