Un lettore ci manda una precisazione in relazione al nostro post "giochetti e maghetti in Vaticano". Eccola:
La traduzione italiana del Motu Proprio sul sito del Vaticano non è sparita in questi giorni: semplicemente non c'è mai stata. O meglio: c'è sempre stata, ma senza il link diretto dalla pagina in Italiano del Sito della S. Sede riservata ai Motu Proprio di Benedetto XVI. Tant'è vero che a tutt'oggi chiunque avesse voluto accedere a quella traduzione ufficiale doveva farlo dal link che si trova sulla voce di Wikipedia.
Quando notai la cosa tre anni fa, pensai ad un errore, o ad una temporanea inadempienza. A distanza di tre anni, mi dispiace dirlo, ma quell'ipotesi non regge più e mi pare che ci troviamo difronte ad un caso di vera e propria malafede. Precisiamo: sono pronto a cambiare opinione, qualora mi venga dimostrato il contrario, ma i dati questo mi dicono.
Lo sospettavamo, ma non avevamo cuore di cercarne le prove. Constatare come il Santo Padre sia boicottato proprio in Vaticano e dai suoi stessi collaboratori fa sempre male. Al tempo degli imperatori romani di fronte a diserzioni e tradimenti si procedeva con le decimazioni: una bella decimazione colà non ci starebbe male. Uno su dieci, a caso, a casa. Magari le cose migliorerebbero. Perché peggio di così. . .