"Non passa una settimana senza che si parli di chiusura, vendita di chiese o di demolizione di monasteri", afferma Luc Noppen, specialista in patrimonio urbano presso l'Università del Quebec a Montreal (UQAM) e autore di diversi libri sull'argomento.
L'ultimo edificio religioso che viene venduto è l'imponente monastero del Preziosissimo Sangue, a Trois-Rivières, che sarà trasformato in un condominio da una società privata. Al momento della vendita del loro convento, le suore del Preziosissimo Sangue non hanno richiesto alcuna clausola speciale, come spesso accde per la vendita di una chiesa o monastero. Luc Noppen non si stupisce: solo 10 anni fa la vendita di una chiesa era una cosa eccezionale, "oggi è parte della nostra vita quotidiana". Jocelyn Groulx, Direttore del Consiglio, del patrimonio religioso del Québec, rivela da parte sua che ogni anno sono circa venti le chiese che sono chiuse in Quebec, "per mancanza di fedeli e di denaro per mantenerle, mentre i sacerdoti sono settantenni".
A Roberval, nella regione amministrativa di Saguenay-Lac-Saint-Jean, Saint-Jean-de-Brébeuf, chiuso dal 26 ottobre 2008, sarà analogamente trasformato in un condominio. Altri undici "condomini" saranno pronti nei prossimi mesi. La trasformazione di questo edificio costruito in stile neo-gotico avrà un costo di circa 1 milione di dollari canadesi. Gli imprenditori hanno promesso di "rispettare il carattere religioso del luogo" ... La chiesa, costruita nel 1930, è stata posta sotto il patrocinio dei Martiri canadesi nella cui schiera è annoverato il Padre Jean de Brébeuf , canonizzato 29 giugno 1930.
Ci sono ancora attualmente circa 3000 chiese e un migliaio di monasteri in Quebec, l'eredità di un passato cattolico che un tempo era l'orgoglio degli abitanti di La Belle Province. Questi, tuttavia, abbandonano la Chiesa sempre di più di anno in anno, soprattutto dopo la "Rivoluzione tranquilla" degli anni '60, caratterizzata dalla separazione tra Stato e Chiesa cattolica, una volta presente in tutte le sfere della società.
Fonte http://www.dici.org/