Nel1973 la televisione britannica sceneggiò un romanzo di Brian More e ne fece un film oggi praticamente introvabile. Narra la storia di un lontano Monastero irlandese su un’isola deserta dove un giorno arrivarono i richiami della Roma conciliare che non tollerava si continuasse, in quei luoghi, a officiare impunemente la messa tradizionale. In un incalzare di dialoghi e ragionamenti viene a galla tutta la ribellione dei monaci e il tormento interiore dell’Abate, diviso tra il dovere dell’obbedienza e la sincera fedeltà alla Messa cattolica che aveva sempre celebrato. (tratto da http://www.rinascimentosacro.org/)
Un film per i baby-boomers cattolici
di Joseph Haschka
Un giovane Martin Sheen interpreta un sacerdote inviato da Roma presso un Monastero irlandese situato su di una solitaria isola dal vento. La sua missione è di esigere che i monaci smettano di celebrare la Messa in latino. La Gerarchia vaticana sta cercando di modernizzare la Messa in tutto il mondo – vale a dire la si celebra oramai in lingua volgare – oltre a promuovere una nuova teologia dell’eucarestia non molto chiara. Il problema è che i sacerdoti del Monastero sono stati visti celebrare la Messa sulla terraferma alla maniera tradizionale. Per di più, la cerimonia è stata ripresa dalla televisione, e sta rievocando una struggente nostalgia della vecchia Messa tra i fedeli. A Roma i prelati non sono affatto contenti di questo.
Il meraviglioso attore Trevor Howard interpreta il saggio e spiritualmente tormentato abate del Monastero, il quale deve trovare un modo per rispettare il dettame di Roma, evitando una ribellione tra i monaci, che ritengono il messaggio dell’emissario vaticano un abominio, e considerano il prete stesso sconcertantemente alla moda. Tutte le interpretazioni degli attori sono meravigliose, soprattutto quella di Howard. I personaggi che ritraggono il gregge dell’abate sono stati scelti con puro genio. Il paesaggio costiero è quello forte e selvatico dell’Irlanda di San Patrizio ,ovviamente.
Come ho detto avreste dovuto nascere prima del 1960, come me, per capire che cosa è stato tutto quel polverone. Ricordo bene l’orrore con cui mia madre considerava la Messa volgare. Oggi lei cercherebbe la messa in latino in quei rari luoghi – una sorta di sottobosco dottrinale – dove viene ancora celebrata. Mamma, questa recensione è dedicata a te.
Buona visione.
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Seconda parte
Terza parte