sabato 2 ottobre 2010

il popolo della libertà (di bestemmia!)

Roma, 2. Nuove tensioni e polemiche animano il dibattito in Italia. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in un video diffuso in rete e risalente al 29 settembre, ha parlato di «un'associazione a delinquere nella magistratura». Il video ha subito suscitato aspre reazioni, in un clima già turbato dall'inquietante e oscuro episodio dell'attentato al direttore del quotidiano «Libero». Sul tema della giustizia ieri è intervenuto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ricordando che per affrontare i problemi in questo ambito «occorrono interventi non disorganici né settoriali ma di ampio respiro» e auspicando un clima «scevro da sterili contrapposizioni». Lo stesso clima che i vescovi italiani hanno invocato nei giorni scorsi, esprimendo «angustia» per la difficile situazione del Paese. In questo contesto appaiono tanto più deplorevoli alcune battute del capo del Governo - più o meno recenti e di cui peraltro Berlusconi si è subito scusato - che offendono indistintamente il sentimento dei credenti e la memoria sacra dei sei milioni di vittime della Shoah. Rendendo tristemente attuale quanto il cardinale presidente della Conferenza episcopale italiana aveva detto lunedì scorso: «Il linguaggio in uso nella scena pubblica deve essere confacente a civiltà ed educazione. Fa malinconia l'illusione di risultare spiritosi o più “incisivi”, quando a patire le conseguenze è tutto un costume generale».

(da L'Osservatore Romano - 3 ottobre 2010)

solo un'osservazione: sembra che per l'Osservatore Romano sia sacra la memoria della Shoah ma un po' meno il Santo Nome di Dio bestemmiato dal presidente del consiglio. Ci sbaglieremo, ma messo così il concetto... Quanto al nostro premier proviamo grande pena e vergogna per lui. Pregheremo per lui perché comprenda quanto è grave quello che ha fatto: corruptio optimi pessima!.