Traduciamo per i nostri lettori l'analisi di Rorate caeli circa l'irrilevanza mediatica di Assisi III: ciò che più si temeva, vale a dire la distorsione mediatica di certe immagini che potevono indurre molte anime all'indifferentismo, sembra essere stato evitato per varie circiostanze esterne (in Italia la risonanza mediatica dei funerali del giovane motociclista Simoncelli e le notizie delle alluvioni in Liguria e Lunigiana hanno oscurato l'evento) all'estero dalla sostanziale indifferenza con cui i media hanno trattato la notizia. Ecco cosa scrive Rorate caeli (la traduzione è nostra):
E’ evidentemente vero: come un commentatore ha notato nel suo paese, se non in alcuni quotidiani italiani (e la RAI, la rete di Stato italiano, che ha contribuito a filmarlo), l'incontro di Assisi ha prodotto solo alcune note generiche delle agenzie di stampa riprodotte dai quotidiani nazionali o locali. Nella maggior parte delle fonti ufficiali, è stato ignorato. Ciò dovrebbe essere visto
o (2) come qualcosa di non particolarmente buono, nel senso che si alimenta l'idea che il Papato in corso (e tutto ciò che rappresenta) sta diventando sempre più irrilevante (secondo il ritornello che il Vaticano si sente ora insignificante come la Repubblica di Venezia prima della sua resa alle truppe napoleoniche)?
Indipendentemente da qualsiasi cosa detta o fatta ieri ad Assisi, gli eventi come quello che vi si svolgevano tendono ad essere ritratti o visti nel mondo secolarizzato come una conferma dell'irrilevanza e vuota autoreferenzialità della fede in generale - per molti adulti uomini e donne, un'assemblea di capi religiosi può sembrare irragionevolmente patetica o inspirare compassione più che produrre ispirazione o alcunché di scandaloso. Forse è giunto il momento per la gerarchia ecclesiastica di lasciarsi alle spalle alcune nozioni frivole della seconda metà del 20 ° secolo, compresa la promozione di un amorfo "movimento per la pace".