mercoledì 11 dicembre 2013

l'eresia dilaga ... cardinale o non cardinale ... sia anatema


l'eresia dilaga.....
 
Can. 8. Si quis dixerit, gehennae metum, per quem ad misericordiam Dei de peccatis dolendo confugimus vel a peccando abstinemus, peccatum esse aut peccatores peiores facere: anatema sit (Concilii Trid., Sess. De iustificatione, Can. 8) / trad: Se qualcuno afferma che il timore dell’inferno, per il quale, dolendoci dei peccati, ci rifugiamo nella misericordia di Dio o ci asteniamo dal male, è peccato e rende peggiori i peccatori: sia anatema.
 
 
Un Mea Culpa per l'Inferno?
 
Il cardinale arcivescovo di Monaco e Frisinga, Reinhard Marx, un mese fa ha tenuto a Erding, in Baviera una conferenza in tema di Resurrezione. Secondo una relazione apparsa sul web la Chiesa la chiesa dovrebbe ‘fare ammenda’ per le immagini spaventose del Purgatorio e dell'Inferno avallate nel corso dei secoli.
marco tosatti
  
Quando ho letto la notizia, la prima cosa che mi è venuta in mente è stata: “se lo piglia Dante Alighieri…”. E la seconda è stato un pensiero di affettuosa solidarietà per papa Francesco; del genere (molto campano) “ma cchi tte se’ pijato…”, o meglio: chi ti hanno consigliato di infilare nel Consiglio degli otto cardinali incaricati di riformare Curia e Chiesa. 
Il cardinale arcivescovo di Monaco e Frisinga, Reinhard Marx, un mese fa ha tenuto a Erding, in Baviera una conferenza in tema di Resurrezione. Abbiamo trovato una relazione della conferenza agli indirizzi che mettiamo in calce; relazione che ci sembra non molto favorevole al porporato, ma che non pensiamo sia stata inventata.  
In buona sostanza il cardinale a proposito della risurrezione, scrivono gli estensori della relazione “Il cardinale considera che Dio ci da l'assicurazione, che con il suo aiuto ci trasformerà e porterà a compimento, ma ‘senza il dito alzato a monito e senza un inferno con torture, carcere e graticola’. La Chiesa, secondo lui, con immagini quali il purgatorio e il paradiso, ha provocato timore della morte. E non solo: la chiesa dovrebbe ‘fare ammenda’ per queste immagini spaventose, che secondo il cardinale Marx sono chiaramente l'invenzione di cristiani empi. Precisamente il cardinale ha detto : ‘E per questo dobbiamo pentirci’. E ci si chiede, in che mondo il cardinale viva. Dopo mezzo secolo sotto il segno dell'abolizione dell'inferno, il problema non è la credenza che vi sia un inferno, ma bensì che anche molti cristiani non credono più all'esistenza dell'inferno e del purgatorio”. 
La Chiesa dovrebbe “abolire completamente la paura”, e le immagini del “dopo” devono essere “immagini di fiducia, speranza, immagini che ci aiutino ad andare avanti, anche se non possono darci una risposta definitiva”. E’ una visione consolante dell’al di là, ma noi abbiamo ancora negli occhi e nelle orecchie l’immagine e la voce di Giovanni Paolo II nella Valle dei Templi di Agrigento, “Mafiosi convertitevi, una volta verrà il Giudizio di Dio!”. E il catechismo recita: “La Chiesa nel suo insegnamento afferma l'esistenza dell'inferno e la sua eternità. Le anime di coloro che muoiono in stato di peccato mortale, dopo la morte discendono immediatamente negli inferi, dove subiscono le pene dell'inferno, “il fuoco eterno”. E se non ricordo male, anche nel Vangelo, nelle parole di Gesù, i dannati non sembrano destinati a una vacanza..