per i modernisti....
....“conviene quindi edificare una « nuova morale », che tenga
conto delle mirabili scoperte della scienza e restituisca alla sessualità i
suoi titoli di nobiltà. Verniciando di scienza il sesso, d'ora innanzi
permesso, raccomandato, anzi comandato, esibirlo dappertutto. Basta coi tabù!
In alto i sessi!
A questo, appunto, si dedicano pubblicamente, nella Chiesa,
gruppi di preti sempre più folti. Ben lontani dall'accorgersi che la decadenza
dei costumi è sempre parallela al declinare delle credenze, e dal consacrarsi
con zelo alla restaurazione della fede e all'emendamento della condotta dei
singoli, codesti disgraziati si accaniscono ad « integrare » — cosi dicono — «
le ricchezze della sessualità » nel cristianesimo.
In altri termini, il nuovo cattolicesimo dell'aggiornamento ad ogni costo o sarà sessuale, o niente .
È una buffonata — direte voi. È, ahimé, il segno che il frutto è
bacato! Quando una religione, il cui ufficio e di elevare l'anima verso Dio,
cade nell'apologia del sesso, si può dire che e colpita al cuore. Essa chiama
su coloro che l'avviliscono il fuoco della Provvidenza offesa”
Marcel de Corte, La Grande Eresia, Roma 1970, p. 128-129