UNA LOTTA DI SOLI DEMONI.
Io sto a guardare, ogni tanto borbottando...
Chi poteva dirmelo, qualcuno di molto saggio, del quale ho la massima fiducia, proprio ieri mi diceva, fra le altre cose, e gli do ragione riguardo agli ultimi tempi di questa Roma cattolica:
"... Ma visto che sento lo stesso dolore che sente lei riguardo al divide et impera calato dai vertici, che considero un atto puramente diabolico, posso dirle almeno ciò che penso. Credo che in questo clima, è meglio scrivere d'altro, di storia o di alimentazione, di apologetica se vuole, delle altre sue predilezioni, ma non di Chiesa, nel senso di vaticanismo. Ci si salva l'anima e si evita di sentirsi dalla parte del torto. Perché, in queste condizioni, ci si sentirebbe nel torto. Chi ha una mente eletta, deve sapere quando è il caso di guardare in prospettiva. Ora è un momento così.
Anch'io sento qualcosa di catastrofico, e non "alle porte" ma "dentro casa". Ma sento anche che Dio vede tutto e non ci lascerà alla deriva. Io penso che chi ha, come lei, il potere di influire sulle menti della gente attraverso ciò che scrive, non deve in questo periodo scrivere nulla sulla Chiesa, perché qualunque cosa scrivesse, fa più male che bene. La confusione è troppo grande ed è generale. E' una lotta tra demoni, nemmeno più tra Bene e Male, ma tra le varie falangi del Male. Penso che il Bene si è messo un attimo da parte, per vedere come finirà la lotta che è in corso e quali demoni resteranno in arena e solo allora interverrà. La vedo così ...... E il Bene, in questo momento, non è in mezzo a quella lotta, ma sta da parte e guarda".
Dopo che si saranno massacrati quasi tutti gli uni gli altri, tra uomini e donne iniqui che albergano in Vaticano secernendo la loro bava velenosa, sarà la volta di Dio. E non resteranno nemmeno brandelli. Lasciamoli fare. Per conto mio, resistendo alla tentazione di entrare in quella mischia diabolica, mi concentro sull'Essenziale.
Ma riguardo lo stato attuale delle cose, penso spesso in questi giorni a quelle parole dell'Apocalisse, laddove dice della "Sesta Tromba":
Eppure gli altri uomini, quelli che non erano stati uccisi da questi flagelli, non abbandonarono gli idoli fatti con le loro mani, e non smisero di inginocchiarsi davanti ai demòni e agli idoli d'oro, d'argento, di bronzo, di pietra e di legno, che non sono in grado di vedere, di udire e di camminare. Non rinunziarono neppure ai loro delitti, alla magia, alla prostituzione e ai furti.