Ricordando le famose dieci domande di Repubblica riceviamo e pubblichiamo dieci scottanti domande che negli ultimi tre anni di vita della Chiesa sono state suscitate ma rimangono ad oggi drammaticamente in attesa di risposta :
1) Il cattolico che si impegna in una unione civile con persona dello stesso sesso compie un atto immorale contrario alla volontà di Dio? Si pone a rischio di salvezza eterna?
2) Il politico che dà il suo suffragio alla legge sulle unioni civili , pur escludendone la possibilità di adozione, pone un atto morale gravemente disordinato? Detto in altri termini : la nota della Congregazione per la Dottrina della fede del 2003, voluta da Giovanni Paolo II e preparata dall'allora cardinale Ratzinger conserva la sua validità ?
3) La pratica omossessuale è ancora , come dice il Catechismo, uno dei peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio? Se si perché non lo si dice più!
4) Quale documento di Paolo VI o di qualsiasi altro pontefice prescrive delle eccezioni alla contraccezione ? Chi lo sa lo dica!
5) Vi può essere un contrasto fra due comandamenti del decalogo?
6) I comandamenti del decalogo obbligano ancora “semper et pro semper” come è stato sempre insegnato? C è qualche autorità sulla terra che possa dispensarne l’osservanza?
7) I principi non negoziabili, sanciti dal magistero ecclesiastico ( Benedetto XVI) sono ancora validi o su alcuni e possibile una contrattazione?
8) L’indulgenza è ancora la remissione della pena temporale o indica una generica indulgenza ?
9) La comunione esige sempre lo stato di grazia?
10) La Chiesa possiede mandato e competenze per poter discettare di riscaldamento climatico? E se non li possiede i suoi pronunciamenti in materia che valore hanno? Quello di mere opinioni?