venerdì 20 ottobre 2017

l'Antichiesa

PRINCIPALI DIFFERENZE TRA LA VERA CHIESA E L’ANTICHIESA


Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il suo regno.
(Lc 12,32)
1. – DEFINIZIONI E COLLOCAMENTO
- Oggigiorno la Vera Chiesa potrebbe così definirsi: “piccolo gregge”, in seno alla Chiesa Cattolica, ed attualmente è minoritaria.
- Mentre l’Antichiesa coincide – oggi come oggi – quasi interamente, alla Chiesa Cattolica ufficiale, ed attualmente è maggioritaria.

 
2. – RISPETTIVI CENTRI
- Per la Vera Chiesa il proprio centro è Gesù Cristo, particolarmente presente nel Santo Sacramento dell’Altare, con tutto il suo Corpo, Sangue, Anima e Divinità.
- L’Antichiesa ha come proprio centro il “povero”, considerato nei suoi bisogni economici e sociali (non considerando però – di questo medesimo “povero” – le sue carenze di amore, di cultura e, meno che meno, la sua penuria di valori spirituali).
3. – RISPETTIVI AMBITI DI MISSIONE
- La Vera Chiesa, fedele al suo Maestro e Signore, annuncia il Vangelo “per città e villaggi”, e quindi proclama la Dottrina Cristiana a tutta intera la “società degli uomini”, non facendo distinzioni di sorta.
- L’Antichiesa invece, annuncia il suo Vangelo, quasi esclusivamente alle “periferie del mondo”.
4. – RISPETTIVI INTERLOCUTORI
- La Vera Chiesa, fedele al suo Maestro che ha detto: “Predicate il Vangelo ad ogni creatura...” si rivolge ad ogni persona, che ella ritiene non aver ancora conosciuto Gesù Cristo, presentandoLo come Unico Salvatore dell’uomo, e ben sapendo che Egli soltanto è l’unica Verità, la sola Via, la vera Vita.
- L’Antichiesa evita accuratamente di predicare il Vangelo a chi già possiede una sua fede (differente) ed anzi, proprio con costoro, si confronta dicendo loro che, avendo essi già una propria fede, non hanno bisogno del Vangelo, ma che invece seguitino pure a professare il loro credo e ne approfondiscano i contenuti...
5. – RISPETTIVI METODI
- La Vera Chiesa predica integralmente Gesù Cristo, ritenendoLo fondamento imprescindibile di ogni umana convivenza e impareggiabile risposta ai più profondi aneliti dell’essere umano...
- L’Antichiesa invece – ritenendo la sovra esposta predicazione, “integralista e fondamentalista” – procede per mezzo del “confronto ecumenico”, promuovendo incontri interreligiosi, nei quali viene privilegiato ed incoraggiato “lo scambio ed il travaso” fra riti e dottrine differenti...
6. – RISPETTIVE PREGHIERE
- La Vera Chiesa prega il suo Signore e, nell’intimo e fiducioso dialogo con Dio, impetra grazie e benedizioni per sé e per il prossimo...
- L’Antichiesa è continuamente in colloquio con il mondo, dal quale si aspetta segnali di “pace e sicurezza”, favorendo tutto ciò che è umano ed in linea con i tempi...
7. – RISPETTIVI ATTEGGIAMENTI DI “CONTRIZIONE”
- La Vera Chiesa chiede perdono a Dio: perdono dei propri peccati e di quelli della società in cui vive...
- L’Antichiesa chiede scusa al mondo: scusa ai “fratelli separati”, agli omosessuali, agli islamici per le crociate, e via discorrendo...
8. – LA “PEGGIOR COSA DA EVITARE”
- Per la Vera Chiesa il peggior male è il peccato: questo è sempre da stigmatizzare e vigorosamente denunciare, mentre al peccatore riserva la più grande accoglienza, come pure l’invito a pentirsi e a purificarsi dai propri peccati...
- Per l’Antichiesa il peggior male è la corruzione: per questa non c’è né perdono né accondiscendenza anzi, il corrotto va sempre denunciato e posto alla riprovazione della società...
9. – LA VITA INTERIORE
- Il vero credente anela a rivestirsi del “buon profumo di Cristo”, sforzandosi di imitare le Sue virtù e partecipare alla Sue sofferenze, portando così quel “dolce e soave giogo” d’amore, anche ai fratelli lontani...
- Il credente dell’Antichiesa tende ad avere “l’odore delle pecore”, immergendosi sempre più nei problemi, nei dubbi e nei drammi dell’uomo contemporaneo, specialmente di colui che è povero e vive nelle periferie del mondo...
10. – COMPORTAMENTO DELLE RISPETTIVE CHIESE
IN SENO ALLA SOCIETÀ
- La Vera Chiesa è “lievito” della società, capace di far “fermentare tutta la pasta” – essa sì, positivo impulso nell’interiore dell’uomo, a cui dona pace e serenità – oltre ad essere fonte di creatività per ogni civiltà umana, la quale favorevolmente la accoglie e la onora al proprio interno...
- L’Antichiesa si pone nella società (e financo nella Chiesa stessa) adottando la cosiddetta “tattica del cùculo”: questo volatile infatti non esercita una propria “cova”, ma depone il suo uovo nel nido di altri uccelli, i quali – inconsapevoli – covano il suo, assieme alle altre proprie uova, però è soltanto l’uovo del cùculo a schiudersi, anticipatamente e quindi, appena pulcino, questi è già in grado di buttar giù dal nido tutte le altre uova (quelle “legittime”), rimanendo così lui, il solo nidiaceo, prepotente occupante ed unico inquilino di nidi altrui...
11. – COME VIENE INTESA LA “TOLLERANZA”
- La Vera Chiesa è intollerante verso il peccato, ma tollerante verso tutti: a ciascuno lascia libertà di esprimersi e maternamente pure lo ascolta, ma poi anch’essa dice la Sua parola di verità...
- L’Antichiesa è tollerante verso tutti coloro che sono lontani dalla Chiesa, questi accoglie e sostiene, si mostra però intollerante soltanto nei confronti del credente veramente convinto, con coloro cioè, che professano integralmente la Dottrina Cattolica...
12. – L’IMMACOLATA PER LE RISPETTIVE CHIESE
- Per la Vera Chiesa la Vergine Maria è la “Sovrana Imperatrice dell’Universo”, il vero Capolavoro di Dio, il Tesoro nascosto di tutte la grazie e per Essa nutre un amore tenero e filale, invocandoLa nei pericoli, per il mondo e per la Chiesa, soprattutto confidando nella potenza del Santo Rosario...
- Per l’Antichiesa la Vergine Maria è semplicemente una ragazza ebrea, pienamente inserita nel suo tempo, inconsapevole allora, di divenire Madre del Redentore. Da molti di questi “fedeli” Ella è considerata come un ostacolo all’ecumenismo e al raggiungimento della piena comunione con le altre chiese e quindi essi ne parlano il meno possibile...
13. – NEI CONFRONTI DELLE PROFEZIE
- La Vera Chiesa, nel valutare tutto ciò che si presenta come “nuovo”, sia nella Dottrina, che nella Profezia, applica sempre il cosiddetto “metodo di Gesù Cristo”: “dai frutti conoscerete l’albero!” e dunque essa promuove i “frutti buoni” e addita le “profezie vere”, accogliendo nel suo seno – quale perfetto “scriba nel regno dei cieli” – sia le “cose antiche”, custodendole, come pure le “cose nuove”, valorizzandole...
- L’Antichiesa invece applica costantemente il cosiddetto “metodo di Gamaliele”: “il tempo è galantuomo!” (cfr At 5,38), pertanto essa prova fastidio – lasciandole così nel “dimenticatoio” – per le “cose nuove”, cioè la vera profezia, mentre al contempo, reputa superate le “cose antiche”, cioè il vasto tesoro del Magistero, preferendo adeguarsi ai tempi e seguire il mondo, affatto percepito come mutevole e cangiante...
14. – NEI CONFRONTI DELLA NUOVA EVANGELIZZAZIONE
E DELLA DOTTRINA
- La Vera Chiesa possiede un “fiuto” particolare per la Nuova Evangelizzazione, riconosce cioè, da subito, la Voce del suo Pastore, e questa segue, affrontando incomprensioni, disprezzo ed emarginazione... Nelle questioni riguardanti la Dottrina Cristiana, essa applica sempre l’ammonizione profetica del suo Maestro e Signore: “Sì, sia sì; No, sia no...”
- L’Antichiesa – per Nuova Evangelizzazione – intende una “rievangelizzazione” della società: essa non possiede “fiuto” verso lo Spirito Santo ed è incapace di riconoscerLo quando Egli parla, mancando a questa strumenti, metodo e, soprattutto, cuore... Nelle questioni riguardanti la Dottrina Cristiana, l’Antichiesa applica sempre il “discernimento pastorale”: “Sì, ma...; No, però caso per caso...”
15. – LE RISPETTIVE CHIESE E IL MONDO
- La Vera Chiesa professa senza tentennamenti la verace, imperitura e bimillenaria Dottrina Cattolica e, per tale motivo, suscita il livore dei nemici della Chiesa, l’emarginazione del mondo e conseguentemente, riceve da questo pochi applausi (però molti fischi ed urla); nonostante ciò, tutti coloro che si convertono alla Sua predicazione, in seguito saranno sempre disposti a dare la loro intrepida testimonianza, fino al martirio, se necessario...
- L’Antichiesa cerca di adattare la Dottrina ai dettami del mondo, e ciò lo fa con discorsi persuasivi e con modi “apparentemente” pacifici: è per tale motivo che il mondo la applaude ed i nemici della Chiesa la esaltano e la additano; pur tuttavia, nessuno di costoro si converte concretamente, anzi, essi continuano a fare ciò che facevano prima e mostrano una simpatia (sovente imposta prepotentemente a chi non la pensa come loro): una marcata simpatia quindi, ed un personale senso di rivincita provano dunque tutti costoro, verso questa auspicata “Nuova Chiesa”, che finalmente metterà le cose a posto, come si deve...
Il mistero dell’iniquità è già in atto, ma è necessario che
[la Santa Chiesa Cattolica, cioè la Vera Chiesa] sia tolto di mezzo chi
[il Santo Padre, cioè il Papa legittimo, che è uno ed uno soltanto] finora lo trattiene.