dalla Via Crucis al Colosseo di Roma del Venerdì Santo 2005
Proprio in quest’ora della storia viviamo nell’oscurità di Dio.
Ma possiamo pensare, nella storia più recente, anche a come la cristianità, stancatasi della fede, abbia abbandonato il Signore.
Ma non dobbiamo pensare anche a quanto Cristo debba soffrire nella Sua stessa Chiesa?
A quante volte si abusa del Santo Sacramento della Sua presenza, in quale vuoto e cattiveria del cuore spesso Egli entra!
Quante volte celebriamo soltanto noi stessi senza neanche renderci conto di Lui!
Quante volte la Sua Parola viene distorta e abusata!
Quanta poca fede c’è in tante teorie, quante parole vuote!
Quanta sporcizia c’è nella Chiesa, e proprio anche tra coloro che, nel sacerdozio, dovrebbero appartenere completamente a Lui!
Quanta superbia, quanta autosufficienza!
Quanto poco rispettiamo il Sacramento della riconciliazione, nel quale Egli ci aspetta, per rialzarci dalle nostre cadute!
Tutto ciò è presente nella Sua Passione. Il tradimento dei discepoli, la ricezione indegna del Suo Corpo e del Suo Sangue è certamente il più grande dolore del Redentore, quello che Gli trafigge il Cuore.
Non ci rimane altro che rivolgerGli, dal più profondo dell’anima, il grido: Kyrie, eleison – Signore, salvaci (cfr. Mt 8, 25). Signore, spesso la Tua Chiesa ci sembra una barca che sta per affondare, una barca che fa acqua da tutte le parti.
E anche nel Tuo campo di grano vediamo più zizzania che grano.
La veste e il volto così sporchi della Tua Chiesa ci sgomentano. Ma siamo noi stessi a sporcarli! Siamo noi stessi a tradirTi ogni volta, dopo tutte le nostre grandi parole, i nostri grandi gesti.
Abbi pietà della Tua Chiesa: anche all’interno di essa, Adamo cade sempre di nuovo.
Con la nostra caduta Ti trasciniamo a terra, e Satana se la ride, perché spera che non riuscirai più a rialzarTi da quella caduta; spera che Tu, essendo stato trascinato nella caduta della Tua Chiesa, rimarrai per terra sconfitto. Tu, però, Ti rialzerai. Ti sei rialzato, sei risorto e puoi rialzare anche noi. Salva e santifica la Tua Chiesa. Salva e santifica tutti noi.
Quante volte abbiamo, anche noi, preferito il successo alla verità, la nostra reputazione alla giustizia. Dona forza, nella nostra vita, alla sottile voce della coscienza, alla Tua voce. Guardami come hai guardato Pietro dopo il rinnegamento.
I discepoli sono fuggiti, Ella non fugge. Ella sta lì, con il coraggio della Madre, con la fedeltà della Madre, con la bontà della Madre, e con la Sua fede, che resiste nell’oscurità: «E beata Colei che ha creduto» (Lc 1,45). «Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?» (Lc 18,8).
Cardinale Joseph Ratzinger