domenica 18 luglio 2010

chiesa conciliare e tradizione


Jean Guitton: "Si parla della chiesa conciliare come se questa chiesa oscurasse quanto esisteva prima. Ora, se la chiesa conciliare cancella e modifica su punti essenziali la chiesa precedente, riconosce che in passato ha potuto sbagliare. E, se essa ha errato in passato non potrà sbagliare attualmente e in futuro?"
Paolo VI: "Consideri la riforma liturgica. Vado ancora più lontano di lei. Non solo abbiamo mantenuto tutto il passato, ma abbiamo ritrovato la fonte che è la tradizione più antica, la più primitiva, la più vicina alle origini. Ora, questa tradizione era stata oscurata nel corso dei secoli, e particolarmnte al Concilio di Trento."

(dal libro J. Guitton, Paolo VI segreto, San Paolo, Milano 1985, pp. 160, a cura di David M. Turoldo e Francesco M. Geremia, quarta edizione 2002)

Che dire? si tratta di conversazioni private e meno male. Comunque a questo punto si comprende e si giustifica il giudizio dato dai cardinali Bacci e Ottaviani circa il Novus Ordo Missæ il quale, a loro dire, rappresentava (e rappresenta) "un impressionante allontanamento dalla teologia cattolica della Santa Messa, quale fu formulata nella Sessione XXII del Concilio Tridentino".