San Giovanni Bosco diceva…
«Il dogma va predicato. Esso è la sostanza della nostra Religione, quindi è necessario che i fedeli ne siano istruiti e lo conoscano: esso ha relazione intima colla morale. Il dogma va predicato: 1) perché esso è la parte più nobile e vitale della religione; 2) il dogma è il segno, il carattere con cui il fedele si distingue dall’infedele; 3) il dogma è germe delle virtù soprannaturali; 4) il dogma è la materia della nostra fede: perché “fides est sperandarum substantia rerum”, dice san Paolo, “non apparentium”; e deve essere noto ai fedeli, affinché possa essere esercitata la loro fede; 5) il dogma dimostra la relazione che passa tra le verità naturali e le soprannaturali. Supera la forza della ragione, ma non è mai contrario a questa. Vi è tal nesso tra le verità dogmatiche, che negata una logicamente si dovrebbero negare tutte. 6) Il dogma va predicato, perché nutrisce l’umiltà che è il fondamento della vita morale. É la sottomissione dell’intelligenza a Dio rivelatore e alla Chiesa docente.» (IX,733-4)