Resoconto del Pellegrinaggio a Montenero e foto del Pontificale
a cura del Coordinamento Toscano Benedetto XVI
Sabato
scorso, 22 settembre 2012, si è finalmente svolta la quinta edizione del
pellegrinaggio regionale dei gruppi toscani sorti per l’applicazione del motu
proprio Summorum Pontificum e dei centri di Messa in rito antico,
organizzata dal Coordinamento toscano ‘Benedetto XVI’, quest’anno posticipata
rispetto al consueto periodo di fine maggio.
Dalla prima avventurosa edizione, organizzata da tre
soli gruppi (l'associazione livornese, il Comitato San Pio V di Pisa e la Militia
Templi di Poggibonsi) e che si dovette effettuare presso la Chiesa
dell’Apparizione, a Montenero Basso e dunque senza la processione in salita
verso il Santuario, sono passati solo cinque anni, ma per quel centinaio scarso
di persone che ebbero modo di assistere al pur toccante e intenso evento del
2008 sembrano trascorsi decenni.
Recitando il Santo Rosario e cantando inni e laudi alla Vergine Maria, più di 150 fedeli hanno salito il colle di Montenero al seguito dei sacerdoti e dei seminaristi e, raggiunta la basilica, hanno avuto il piacere di assistere all’arrivo di Sua Eminenza il Cardinale Raymond Burke, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, giunto da Roma per celebrare il Pontificale e già atteso da un’altra folla di pellegrini arrivati direttamente al Santuario.
Tutti si sono dunque accodati alla processione
d’ingresso nel Santuario dietro a Sua Eminenza. Il numero dei fedeli era così
cospicuo che più di una cinquantina di essi ha dovuto assistere alla
celebrazione in piedi per tutta la durata del solenne Pontificale. Nel
complesso, si sono contate più di 400 persone. Anche quest’anno alla cerimonia
hanno preso parte significative rappresentanze dei maggiori ordini
cavallereschi (Ordine di Malta, Ordine del Santo Sepolcro, Ordine
Costantiniano).
L’omelia del Cardinale si è aperta con queste parole:
"La Madre di Dio ci ha attirato in questo luogo dedicato al mistero della
Sua maternità divina, per la quale Lei è Mediatrice di ogni grazia che viene
dal Suo divino Figlio. La Madonna ci ha portati qui per manifestarci il Suo
Figlio divino, come ha fatto per tutti i pellegrini sin dal tempo in cui un
povero pastore trovò la Sua miracolosa immagine e la portò sul colle di
Montenero, trasformandolo da Monte del Diavolo o Monte Nero, in Monte della
Madonna, che ci conduce sempre al Suo Figlio, il nostro divino Salvatore. Non
più Monte Nero, ma Monte Luminoso". La Madonna, Mediatrice della Grazia di
Dio, secondo l'insegnamento del Cardinale, è infatti unita, nel suo Cuore
Immacolato, al Cuore Divino di Gesù, che è anche il cuore stesso pulsante della
Chiesa. L'amore per la Madonna, dunque, unisce ancor più i fedeli alla Chiesa,
di modo che la devozione dei singoli fedeli non può mai chiudersi nell'ambito
privato, ma si apre sempre alla preghiera e al culto della Chiesa universale.
Prima della S. Comunione, abbiamo avuto il
graditissimo ingresso nel Santuario di S. Ecc. Rev.ma Mons. Simone Giusti,
Vescovo di Livorno, che già l’anno scorso aveva assistito in abito corale alla
funzione. Mons. Giusti ha anche tenuto a rivolgere un saluto ai fedeli, al
termine della S. Messa, esprimendo peraltro l’importanza della liturgia nella
fede cattolica e di un culto in cui si rispecchi il Santo Sacrificio di Cristo,
che si rinnova in modo incruento in ogni celebrazione eucaristica.
Nell’occasione, i fedeli hanno potuto lucrare
l’indulgenza plenaria, che il Santo Padre ha concesso ai partecipanti alle
consuete condizioni, e ricevere la benedizione papale, impartita dal Cardinale,
dopo la lettura integrale del decreto della Penitenzieria Apostolica. E, come
oramai di prassi, la giornata si è conclusa con un pranzo conviviale presso la
foresteria del Santuario.