lunedì 10 febbraio 2014

"Poveri peccatori"!


Omelia per la Festa
di Nostra Signora di Lourdes

Cari amici,

eccoci giunti all’undici febbraio, giorno dedicato alla Madonna di Lourdes! Voi sapete che l’undici febbraio, in ragione del messaggio sulla santificazione della sofferenza  offertoci dalle apparizioni del 1858, è stato proclamato dalla Chiesa giornata mondiale dei malati. Il rischio in tutto questo è che le apparizioni di Lourdes abbiano qualcosa da dirci solo quando saremo in sedia a rotelle o giù di lì. Certo qualcuno risponderà dicendo che, bene o male, tutti ci ammaleremo o tutti quantomeno abbiamo avuto o avremo a che fare con  le malattie dei nostri cari. Ma le apparizioni di Lourdes hanno un messaggio ben più vasto di questo, pur nobile e profondo, della santificazione della sofferenza. Io vorrei soffermarmi oggi su due aspetti:

 
1   1)      Le apparizioni di Lourdes sono una conferma di quanto aveva definito il Papa Pio IX quattro anni prima nel 1854, ossia la definizione dell’Immacolato concepimento di Maria. Diceva a tale proposito il Cardinale Siri : “Il cielo non si è mai mosso per venire a confermare quanto detto dai grandi uomini ( …) ma il cielo si è mosso per venire a confermare la parola del Papa …”. Traiamo la morale per noi: non banalizziamo la parola del papa, non cataloghiamo le parole del papa in quel fiume di parole che invade le nostre quotidiane esistenze; non trattiamo con sufficienza le parole del pontefice quasi dovesse chiedere il permesso su ciò che deve dire ai vari opinionisti del giorno o ai diversi sondaggi di opinione. Oggi Lourdes, con questa solenne conferma dall’alto all’insegnamento del papa , vuole dirci : “Attenzione! Le parole del papa – quando parla da papa, dunque da Vicario di Cristo, da Maestro della Fede, non sono mai banali o oziose, hanno un collegamento con i piani superiori …!

"  2)      Il secondo insegnamento che ci viene da Lourdes è quello della penitenza! Il tema della  penitenza è strettamente legato a quello del peccato. L’altro giorno in autobus pensando a Lourdes mi son ricordato che in francese la secondo parte dell’Ave Maria ha un aggiunta che non c’è nel testo italiano: poveri. Si , si dice infatti : “Santa Maria Madre di Dio , prega per noi poveri peccatori..”. A qualcuno potrà forse non piacere ma io lo trovo molto interessante. In quale statistica o rapporto della Caritas, dei sindacati , degli istituti di demoscopia o di assistenza sociale, comparirà questa forma di povertà: il peccato e i peccatori? A chi interessa sollevare da questa miseria questi poveri che siamo poi tutti, perché questa forma di povertà, a differenza dell’altra, riguarda tutti? Io vedo file alla Caritas di poveri, veri o presunti, ma non vedo nessuno a quella originale sede della Caritas che è il confessionale , dove quella miseria può essere sollevata, anzi annullata,  “non per i nostri meriti ma per la ricchezza del Suo perdono “ (cfr. Canone Romano). Nel film Bernardette, del 1943, mi hanno sempre colpito le parole del  dottor Dozous , medico di Lourdes, che era rimasto impressionato dalla risposta data da Santa Bernardette alla domanda su chi fosse un peccatore. “ Un peccatore, aveva risposto la Santa, è chi ama il peccato”. Il dottore era rimasto stupito che avesse detto chi ama il peccato e non chi fa il peccato. Cosa voleva dire? Sgombriamo subito il campo da un equivoco : chi fa il peccato è un peccatore , ma chi lo ama lo è in un grado inquietante. Ma cosa vuol dire amare il peccato? Azzardo una risposta : ama il peccato chi afferma che il peccato non è più tale, a tal punto da non aver bisogno di misericordia e perdono. Di più, ama il peccato chi contraddicendo Dio lo eleva a virtù, e non faccio esempi per carità … le apparizioni di Lourdes invece col loro invito alla penitenza, a riconoscerci “poveri peccatori” senza ma e senza se ci indicano un’altra strada quella del perdono, che ci fa andare oltre ogni limite. Scrive a tale proposito Monsignor Luigi Negri: “Gli errori non sono obiezioni mai. Nella Chiesa l'unica realtà che può fermare è teorizzare l'errore; per il peccato infatti la Chiesa possiede una parola solo : il perdono”.

Cari amici, approfittiamo di questa giornata, per  pregare per noi peccatori, nessuno escluso perché possiamo sperimentare l’amore di Gesù, l’onnipotenza che perdona. E tu , Santa Maria, Madre di Dio e Madre nostra prega per noi poveri peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte! Amen