“Noi riconosciamo liberamente che Dio ha permesso questa persecuzione della chiesa a causa dei peccati degli uomini e particolarmente dei sacerdoti e dei prelati. La mano di Dio, infatti, non si è ritirata, egli potrebbe salvarci, ma il peccato ci separa da Lui e gli impedisce di ascoltarci. Tutta la Sacra scrittura ci insegna che gli errori del popolo hanno la loro sorgente negli errori del clero …Sappiamo che, da molti anni, anche nella Santa Sede sono stati commessi molti abomini: traffico di cose sacre, trasgressione dei Comandamenti in tale misura che tutto si è trasformato in scandalo. Non ci si può meravigliare che la malattia sia scesa dalla testa alle membra, dai papi ai prelati. Noi tutti, prelati ed ecclesiastici ci siamo sviati dalla via della giustizia. Da molto tempo nessuno fa più il bene. Per questo tutti noi dobbiamo onorare Dio e umiliarci davanti a Lui. Ciascuno di noi deve esaminarsi e vedere in che cosa è caduto molto più severamente di quanto non lo sarà da Dio nel giorno della Sua ira. Noi ci consideriamo tanto più impegnati a farlo perché il mondo intero ha sete di riforma.” (discorso di Adriano VI ai delegati della Dieta imperiale, dopo la scissione protestante nel 1523)